venerdì 25 luglio 2008



mercoledì 16 luglio 2008

lunedì 14 luglio 2008



giovedì 10 luglio 2008

Lettera all'On.le Anna Finocchiaro

Gent.le On.le Finocchiaro, Le scrivo per manifestarle il mio dissenso per l'attuale politica del Partito Democratico di cui Lei è uno dei massimi dirigenti.

Mi permetto questo come simpatizzante, che ha votato con convinzione e certezza della correttezza del passo politico effettuato da Veltroni e dal gruppo dirigente nella aggregazione di forze eterogenee per il neocostituito Partito Democratico.

Ora però ho l'impressione che le cose non vadano per il verso giusto. Appare alla maggioranza del popolo di centro sinistra, e forse ancor più agli altri, una deriva della leadership e ancor peggio, della consistenza programmatica e politica, del movimento stesso. Si ha l’impressione di essere assolutamente inconsistenti ed insignificanti nel panorama politico nazionale. La figura di Veltroni appare agli occhi di un comune cittadino, non però così digiuno di politica e di paese, come un “poverello fuori della chiesa”. Le idee, poche e confuse collidono fortemente con le aspettative della gente di ogni ceto e cultura politica ed anzi appaiono come soavi melodie alle orecchie del centro destra e propedeutiche a migliorarne il loro consenso. L’aver perso in continuo su tutti i fronti senza essere riusciti a riguadagnare un epsilon di voti che fosse uno dal momento della discesa in campo del buon Veltroni, passando poi per la perdita di comuni capisaldi come Roma ed altre zone tradizionalmente favorevoli non ha scalfito affatto le certezze dettate poi da non si sa che, della correttezza di questi passi, della esattezza del metodo, affidandosi a presunte correttezze alla base di una democrazia maggioritaria di confronto con l’opposizione. Io credo che Veltroni sogni, e pensi che tra 20 anni, quando e se ci sarà un altro paese, qualcuno, non Lui potrà governarlo! Assecondare un dialogo paritetico con la persona Berlusconi e semanticamente impossibile: nulla da egli viene fatto per un interesse comune e nazionale. Penso che questo sia evidente anche ai suoi occhi On. Finocchiaro. Polemizzare con le piazze, con chi le cavalca, è perdere di vista l’obiettivo. Esaltare presunte vittorie quando diviene ridicolo agli occhi di tutti che si è ottenuto quello che volevano gli altri concedere e che domani se vorranno otterranno senza sforzo anche il resto! Perché credete che il “blocca processi” non verrà fatto? O il salva rete quattro? Alla fine lo voterete anche voi in cambio di qualche caramella. La vostra indignazione per le mosse dell’esecutivo sono patetiche e per nulla articolate. Vorrei chiederle secondo Lei quanti voti in più dal giorno delle elezioni ha guadagnato il Partito Democratico? Quante persone si sono indignate per le Leggi “ad personam” di Berlusconi? Se vi rendete conto che quel 15 % della popolazione votante che normalmente aderiva alle sinistre – verdi - etc. si debba riconoscere più in Di Pietro che in Veltroni? Ma c’è autocritica nel Partito? Il governo Ombra che significa, a che ed a chi serve? Il paese va istruito, educato, portato ad una maturazione che allo stato attuale non c’è. La gente crede in Berlusconi perché non può fare altro! Non gli viene presentato nessun altro modello e persona credibile ed affidabile. A parte forse i suoi accoliti/dipendenti e qualche vecchietta adorante Fede non credo possa esistere ancora qualcuno che non pensi che il Cavaliere sia un gran furbone che si sta facendo agli affari suoi. Ma non frega niente a nessuno di questo. Perché siamo arrivati a tanto? E’ necessario cambiare registro. E trovare delle alternative prima che lo sfascio sia totale ed irreversibile a tal punto che le piazze entreranno nei palazzi e verrà giustificata tutta una serie di manovre atte a far irrigidire la struttura attorno ai soliti personaggi che appaiono in questi casi. Forse ancora qualche barlume di luce si vede a livello europeo. Il partito Democratico ancora viene considerato e il fenomeno Berlusconi ironicamente stigmatizzato ma non è detto che duri. Il sistema può alla fine produrre delle scorie che copriranno tutto in maniera che nulla possa essere salvato.

La scongiuro On.le Finocchiaro, lasci perdere il Presidente della Repubblica, il Santo Padre, i pompini di Berlusconi e pensi al Paese… ed a noi.

Weed

lunedì 7 luglio 2008

venerdì 4 luglio 2008



Mi ritorni in... pancia

Buon giorno a tutti. Oggi ho voglia di riprendere a scrivere qualche nuova corbelleria. Sarà il caldo, lo scarso lavoro da fare in questo momento, non so...
In verità il tutto è mosso da una sensazione di rigetto per la politica, la società civile, la mancanza di senso civico e di educazione che aleggia come lo smog su Pechino, sui nostri tempi cupi. Una volta si cercava di evadere, magari con vacanze, buoni libri o bei film, e si ricaricava la molla della sopportazione. Adesso non c'è miscela che possa far partire questo motore. Ma non è oscura e triste depressione che muove le mie dita sulla tastiera ma la mancanza di spazi e prospettive.
Un lavoro attualmente poco gratificante, una meritocrazia sbandierata e mal/mai applicata una politica frustrante ed insolente, delle dinamiche comportamentali che fanno risaltare l'egoismo e l'egocentrismo a scapito di qualsiasi barlume di sociale. Nemici fittizi elevati al ruolo di golem contro il bene comune, a mascheramento delle reali esigenze politico-sociali, sono il frutto di una deriva che è conseguenza di una totale mancanza di ricambio qualitativo della classe dirigente, sia a livello manageriale che politico istituzionale. I vecchi tromboni oramai abbondantemente in età da pensione hanno, anche per loro comodo, impedito o comunque ostacolato la crescita di una generazione di imprenditori, politici e statisti con un senso ideologico, almeno onesto e coerente. Che si debba avere necessità di ex comici pseudo guru d'assalto, ex magistrati illetterati o giornalisti astiosi e prevenuti per sentire il richiamo ad un senso di ribellione e di resistenza a tutto il resto fa' precipitare il sistema in un vortice di cui non si vede il fondo. La mancanza di figure asciutte, pure, ideologicamente irreprensibili, bene inteso nessuna perfezione, con vizi e difetti, errori ed abbagli che appartengono al genere umano, ma con la volontà di esercitare ruoli ben definiti con competenza onestà e senso del dovere, sono una lacuna che la società pagherà presto a carissimo prezzo. Non si può ancora dire esattamente come ma non è difficile prevederlo. Violenza, incertezza politica ed economica, pseudo terrorismo, restrizione delle libertà personali e sociali, resurrezione di finti modelli, forse già visti, per serrare le fila della popolazione. La nostra fortuna, oltre alla forza di volontà, la resistenza alle vessazioni, alla testata possibilità senza vergogna di abbandonare la barca prima che affondi è legata anche alla nostra indole "paraculo-formichesca": la nostra capacità di aver prodotto molto reddito sommerso ci rende diversi da molti stati sud-americani a cui ci avvicineremmo come deriva complessiva.
Da oggi quindi con lo stomaco in mano, come si dice, si ricomincia a scrivere di tutto di più nella speranza di avere risposte chiare a domande mai certe. Si inaugura anche una serie di vignette auto prodotte che vogliono stimolare una riflessione, ironica, puranco malinconica di un universo che ci circonda ma in fondo un poco ci strangola...
Weed