lunedì 28 dicembre 2009

Buon Natale 2009!!!






Con gli auguri di Stefano Disegni

lunedì 23 marzo 2009

giovedì 5 marzo 2009

mercoledì 25 febbraio 2009

giovedì 19 febbraio 2009

Non lo so ma mi ricorda qualcosa...














Filastracca di Renato Rascel (ho il disco!!!)

Grazie a Luigi Morielli monziblog.blogspot.com

Il disco è del 1970.
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Tra un sorriso e uno sbadiglio
Non ci colgo e non ci piglio.
Come avviene non so mai
Mi ritrovo in mezzo ai guai.

Nel paese di Bellaria
C'è una torre campanaria.
Una bella mattinata
Quella torre si è inclinata.
Tutto il popolo sgomento
Si rivolse al parlamento.
Dopo un anno giroposta
E' arrivata la risposta.
"Il Torrione restaurato
Sarà a spese dello stato."
Quando giunse l'ingegnere
Per aprire il suo cantiere
Cercò invano per Bellaria
Quella torre campanaria.
Ci restò così sgomento
Che riscrisse al parlamento.
Dopo un anno giroposta
E' arrivata la risposta.
Se la torre non c'è più
Vorrà dir che cadde giù

Di novembre verso l'otto
S'è incrinato l'acquedotto
Si provvide in un momento
Informando il parlamento
Dopo un anno a giroposta
E' arrivata la risposta.
Se non butta l'acquedotto
Vorrà dire che s'è rotto.
Maschi, donne, bimbi e prete
Si lamentan per la sete.
Fu provvisto in un momento
Informando il parlamento.
Dopo un anno a giroposta
è arrivata la risposta.
A Bellaria e lì vicino
per lavarvi usate il vino!
Il consiglio comunale
Si riunì nelle sue sale
E decise con ragione
D'appoggiare la regione.
Fu così che il giorno sette
Di votar si convenette.

Ma io sono pigro e lento
Facilmente m'addormento
Tra un sorriso e uno sbadiglio
Non ci colgo e non ci piglio.
E al mattino ridestato
Mi trovai bell'e inguaiato.

Senti un poco amico mio
Oggi qui comando io
Niente sonno niente sieste
Io ti aggiusto per le feste
Ed in fine di giornata
Devi andare all'adunata.

Gesù mio che confusione
Ch'è successo alla regione?

Tu ti sei appisolato
Solo noi abbiam votato

Mamma mamma ch'è successo
Son davvero tanto fesso?
Mentre m'ero addormentato
sono stato buggerato.
Tra un sorriso e uno sbadiglio
Non ci colgo e non ci piglio.
Come avviene non so mai
Mi ritrovo in mezzo ai guai.

- Stacchetto -

Mi rigiro dentro il letto
E mi sento il cuore stretto.

- Effettino musicale -

Finalmente risvegliato
E' quell'incubo passato.
Preso già la decisione
Di votar per la regione.
Proprio come si conviene
Voterò, voterò bene!

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Dopo un piccolo stacchetto riprende con una "seconda parte"

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Renato,
Renatino...


Chi parla, chi sei?

Sono io Renatino...
Sono la tua coscienza...


La mia coscienza? Ma piantala!
La coscienza è di genere femminile e tu mi parli con una voce maschile...

La coscienza non è maschile o femminile, è la coscienza e basta!

Sempre più complicato.
Mi vuoi levare una curiosità?
E' vero che la coscienza è come l'aglio?

E certo che è vero...

Perchè?

Perchè si rinfaccia!

Allora tu adesso vuoi rinfacciarmi qualche cosa?

Ma certo!
Prima eri un contestatore.
Ora ti metti a dire le filastrocche inserite nel sistema.


Tu sei una coscienza impunita!

Non offendere!

Io sono contro il sistema, contesto, contesto sempre!

Infatti sei un contestone!
Si può sapere, di grazia, cosa contesti?


Contesto le lungaggini burocratiche, il fatto che per fare un albergo a Portofino devi scrivere a Roma dove le cose le sanno assai meno bene di quelli che stanno sul posto e ...

Basta così!
Per la regione devo darti ragione.
Però Renatino fai attenzione.
Tu mi diventi un uomo d'ordine.


Be', certo che un po' d'ordine ci vuole!
Anche il mio amico Nicola se n'è dovuto convincere.

Che ha fatto il tuo amico Nicola?

Siccome ha divorziato tre volte...

Al Messico...

Certo!
Figurati che poveraccio faceva una confusione, ma una confusione di figli, di madri e di padri...

Anche di padri?

Eh, sì, perchè le signore avevano preso altri mariti e avevano altri bambini e allora Nicola gli ha fatto la divisa.
Quelli del primo matrimonio li ha vestiti da Bersaglieri, quelli del secondo da Marinaretti, quelli del terzo nudi.
Perchè per passare gli alimenti a tutti è rimasto in bolletta...

Ma allora tu Renatino non contesti proprio più niente...

Figurati se non contesto!
Contesto immediatamente tutto quello che non vale niente.
Il film erotico e alquanto pornografico
che ha mandato a rotoli il mercato cinematografico.
Sovente contesto me stesso, perchè m'avviene spesso di farmi scocciare da chi contesta tanto per contestare.

Forse perchè non ha niente da fare...

E' proprio così!

Allora ci siamo capiti.

EEEHH!!!
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E qui si chiude.

E' stata lunga, ma ce l'ho fatta: la filastrocca è completa...
Grazie a tutti per gli aiuti...

martedì 17 febbraio 2009

giovedì 12 febbraio 2009

Lettera aperta al Presidente On.le Gianfranco Fini


Sentimenti Condivisi


Gent.mo Onorevole Gianfranco Fini, dopo qualche giorno dalla triste dipartita della giovane Eluana mi trovo a scriverle una lettera aperta. Trovo che sia lei la persona più adatta a raccogliere i miei spunti e le mie riflessioni, in considerazione del fatto che di tutta una classe politica dirigente che ha la leadership nel paese riesco ad inquadrare solo Lei come possibile interlocutore disponibile a valutare delle considerazioni con spirito critico, certamente non condividendole, ma lasciando allo scrivente il diritto di valutare autonomamente e in maniera distccata ciò che investe la nostra società. Quello che appare ad una prima superficiale analisi è uno schiacciamento di tutta una classe dirigente alle posizioni del padre-padrone-proprietario. Una totale incapacità di manifestare perplessità e dissenso anche se nell’intimo avvertiti, rendendo i soggetti che magari propugnano un’analisi differente, un credo discordante, inattendibili come controparte. A prescindere poi dalle tematiche nello specifico in oggetto , è mai possibile che si è sempre e comunque d’accordo col datore di lavoro? Non è possibile. Nella vita reale non è mai così. Non esiste figlio schiacciato sulle posizioni del padre o sportivo sulle considerazioni dell’allenatore. Nella politica del nostro governo e parlamento invece esiste solo una parola. Quella del leader incontrastato, del padrone delle ferriere. E non parliamo di una mediazione tra le voci in capitolo o il frutto della sintesi di un gruppo dirigente. Ma solo della voce del padrone. E che sia così , dal mio punto di vista, pare una situazione aberrante. C’è chi cambia la propria squadra di calcio per non scontentare il boss… E si sa che per l’italiano mamma e squadra sono sacre!

Meglio la finta coalizione-partito di centrosinistra. Se le danno di santa ragione ma mantengono viva la presenza di ogni singolo soggetto nel calderone generale.

Per un osservatore esterno che sia Cicchitto o Bondi, Gasparri o Alfano, Schifani o Frattini le parole ed i concetti appaiono stereotipati, sviliti del contenuto e un semplice rimbecco a magari una critica o considerazione, spesso evidente e logica dettata certo dalle schermaglie politiche, e comunque un concetto che verrebbe a qualsiasi cittadino che analizzi gli stessi fatti così come si presentano. In questo il peggiore è senza dubbio Bonaiuti. Il portavoce del Premier è persona a cui di primo impatto non gli si affiderebbe neanche il cesto con i panni sporchi. Di mestiere fa l’eco. Se un rappresentante del centro sinistra, magari in risposta ad un’affermazione ardita del premier, sicuramente mal interpretata dai giornalisti come avviene comunemente, risponde con affermazioni anche pesanti su comportamenti e idee esplicitate da premier, affermando sempre che non è vero che sono i comunisti ad essere quello che i comunisti dicono di Berlusconi. Una battaglia a colpi di negata evidenza in camicia o maglioncino senza mai affermare un qualsivoglia concetto esplicativo o chiarificatore per il popolo bue. Sembra spesso il battibecco tra i bambini dell'asilo che affermano che quello mio è migliore del tuo.

Quella povera ragazza poi è divenuta terreno di scontro e diatriba tra politica, legalità e religione.

Da noi il concetto di stato laico vale finche non si parla di religione! I valori dei cattolici (e che cattolici…) valgono di più di quelli dei laici, degli agnostici. Anche se poi ad un Casini chiedi se è così e lui ti impapocchia considerazioni di uguaglianza più uguale di uno su gli altri.

Le conseguenze di avere le gerarchie vaticane così a contatto di gomito con l’establishment italiano sono inenarrabili. Il capo dello stato sbaglia, il presidente del consiglio ha fatto bene. Salvo però aver detto neanche una settimana fa il contrario su immigrati, lavoro e quant’altro. Solo per fare un escursus nella materia secondo me, e anche altri più autorevoli, finché non ci libereremo di questo concetto arcaico della sacralità della vita, del miracolo inspiegabile della vita e compagnia cantando da qui non se ne può uscire. La vita, bellissima e inestimabile, va difesa aiutata rispettata ma è pur sempre un fatto chimico, biologico, fisico. Il lato spirituale lasciatelo a chi vuole vederci presenze celestiali e soprannaturali. Non imponetelo come unico modello di analisi. Rispetto per tutti. Altrimenti i talebani che si fanno saltare potrebbero venir giustificati da chi da al culto acritico e oltranzista valenza di regola di vita. Rispetto, solo questione di rispetto. Esistono altrettanti laici che seguono uno stile di vita tollerante, altruista e generoso. Non sono valori di proprietà esclusiva della religione cattolica e men che meno delle altre. Si sono sentite una pletora di sciocchezze in questi giorni discettando a proposito della povera Eluana. C’è chi l’avrebbe vista muoversi, rispondere con gli occhi a richiami e saluti… Baggianate di chi deve sempre vedere il positivo, il bene pure dove non ce ne può stare. Nella malattia, nella sofferenza, l’essere umano è solo. Certo amici, parenti, istituzioni possono dare più o meno un contributo, ma si è soli con il tormento e la propria croce. Gli spasmi di chi è in coma vegetativo, solo da chi è ignorante ma accecato da una presunzione di mistico sapere possono venire interpretati come segni di presenza attiva cerebrale. Fatto salvo che oltre alla becera ignoranza che andrebbe sanata con opportuna informazione data da soggetti esperti, lascia il posto a 17 anni di tormenti a fronte di 5 minuti di partecipata assistenza. Su quello si fonda tutto un movimento partecipativo che non è funzionale a nulla se non all’appagamento di un senso di colpa atavico e generalizzato di chi deve giustificare tangibilmente le ragioni irrazionali delle propria fede. Mi ricordano i dimostranti pro Eluana gli antiabortisti americani che per difendere “la vita” ammazzavano i medici!

Il Capo dello Stato, Napolitano, persona assai misurata, molto legata alla forma ed alla prassi che cammina come sulle uova quando interviene sui fatti relativa all’attività del governo, manifestando le sue perplessità, che poi non sono le sue personali esclusivamente ma quelle di alcuni esperti costituzionalisti che fanno parte del suo staff , ha fatto un salto di qualità nel panorama istituzionale. Ci si augura che prosegua in tal senso e non si senta “bruciato” in partenza dalla mossa, anche astuta, del Premier. In fin dei conti Berlusconi poteva ottenere tre cose con quella procedura “irrituale”. Forzare il presidente della repubblica a eseguire una indicazione anche se palesemente incostituzionale e perciò svuotando di valore la promulgazione del Presidente. Forzare in second’ordine il parlamento a legiferare espropriandolo di tutte le sue prerogative costituzionali e personali dei parlamentari. Forzare ed introdurre il concetto che anche una sentenza di ultima grado della giustizia può essere emendata e cancellata dalla volontà del governo legalmente eletto. In aggiunta a ciò, il citare la decretazione d’urgenza come sistema di governo e la necessità di modificare la carta costituzionale per piegarla alle esigenze di un governo dirigista ed aziendale, dimostra quella subdola capacità berlusconiana di gettare i sassi e ritirare rapidamente la mano negando al contempo che fossero sassi,che li abbia lanciati, che abbia la mano e chi più ne ha…

Onorevole presidente Fini, la stoffa di leader bisogna riconoscere Lei la possiede. La scelta di Fiuggi, il rinnegare tragici passati e scelte abiette, l’aver spesso alzato univocamente la voce in un contesto di muti sordi e paralitici me la fa preferire anche ad altri personaggi di schieramenti politici più consoni al mio pensiero. Certo d’altra parte anche Lei emerge in un contesto con i vari Gasparri, Landolfi e Bocchino… sarebbe assai strano il contrario.

Quello che le chiedo prima di concludere è una sua particolare attenzione alla deriva di certe scelte plebiscitarie del premier. Si eviti ma detto senza pregiudizi di scivolare nelle leggi razziali, nello stringere il paese attorno a falsi temi di aggregazione. Nei momenti di crisi c’è la tendenza ad isolarsi ad identificare il nemico con l’estraneo, il diverso quello che non pensa o non si allinea con la massa. Manteniamo le diversità che sono la base della crescita evolutiva, del progredire e del migliorarsi. Cerchiamo di non creare una società bipolare anche sul tipo di carta igienica da usare. Cerchiamo di alimentare i valori comuni e poniamo, anche severamente limiti a chi rimesta nel torbido delle differenze e negli animi umani. Il lavoro è patrimonio comune, cerchiamo di creare condizioni migliori anche per chi arriva da fuori e vuole dare un contributo attivo e vivere onestamente di quello. Una legge che porta anche il suo nome a delle conseguenze assai spiacevoli per i destinatari in prima persona. Perché non rendere le norme di concessione di questi benedetti permessi di soggiorno più semplici ed immediate e non frutto di speculazioni atta a guadagnarci sopra da parte dello stato e di delinquenti che speculano e lucrano? Facciamo una indagine sugli altri paesi europei… magari potrebbe aiutare?!

Con osservanza

Weed

Detti male...maledetti!

martedì 27 gennaio 2009

Lettera aperta al Ministro Franco Frattini


L’ottusa ambiguità


A distanza di qualche settimana, dopo alcune scaramucce mediatiche mi sembra il momento di tornare sulla questione palestinese-israeliana.
Se ne sono sentite delle belle, tra l’altro in tutto il mondo. In Italia per non essere da meno si è dato fondo a tutto ciò che di luogo comune, sciocco e demagogico si possa dire, fare e manifestare. Le uniche parole intelligenti, anche perché dette da tale fonte, sono state quelle di Moni Ovadia l’altra sera nell’approfondimento “notturno” che fai il tg3. Non starò qui a ripeterle ma dette da un ebreo italiano mi hanno fatto capire che c’è chi non sfrutta per propaganda politica o per evidenza mediatica gli eventi drammatici dei nostri giorni anche partendo da una posizione così evidentemente di parte. L’intelligenza non è merce che deperisce: quando c’è, è una prelibatezza!
Proprio il nostro baldo Ministro degli esteri, il noto “mollicone” Franco Frattini, ha manifestato non richiesto il suo profondo pensiero per scagliarsi, non primo ne ultimo, sul giornalista Michele Santoro e sulla sua trasmissione Anno Zero. Ora lungi da me valutare come imparziale Santoro e quindi pretendere equidistanze di maniera ma neanche pensare che per fare un programma di approfondimento va usata la bilancia da farmacista, tanto agli uni, tanto agli altri. Nello specifico va rispettata la scelta editoriale della redazione ed anche un taglio più orientato alla posizione più debole e più drammatica non lede il giudizio dello spettatore. Altri soggetti hanno attuato lo stesso sistema con ottiche differenti e nessuno si è risentito. A me pare ridicolo che se faccio vedere due palestinesi squartati allora devo far vedere la finestra rotta della casa vuota di un israeliano, spaventatissimo… Da quando si è cominciato ad utilizzare questo sistema per fare informazione ho l’impressione che si sia cominciata a minare la capacità di indignarsi delle persone. Già l’indigestione mediatica di informazioni e immagini ha portato ad una normalizzazione della durezza degli eventi trattati, del dato oggettivo di brutalità e barbarie, che riduce tutto ad una fiction già vista un poco forte nei toni e non alla crudele realtà e drammaticità delle cose.
Paragonare tutto dando al cronista la facoltà di assegnare il peso degli eventi contrapposti in esame falsa l’analisi del destinatario del messaggio e cercare di non scontentare nessuno non è un parametro per far valutare correttamente le cose. Altrimenti qualcuno potrebbe dire che era vero che gli ebrei nella Germania degli anni 30, come anche in Italia successivamente, facevano lobby, minavano il governo e la stabilità del paese e che cercavano come diceva Hitler di portare il complotto giudaico-bolscevico a comandare la Germania! O per rivolgerci ai nostri tempi sembrerebbe sciocco far parlare Provenzano e Riina delle difficoltà di fare commerci ed affari nella Sicilia dei nostri giorni che costringe i tapini ad usare la lupara come sistema di marketing!
L’accusa a Santoro di antisemitismo è così stupida che non merita neanche il commento. Anche questo incaponirsi nel voler associare la critica al governo di Israele con l’antisemitismo è voler essere miopi senza nessuna volontà di mettersi gli occhiali! Se un bagnino salvasse un brigatista rosso che sta affogando nel mare in tempesta lo accusereste di complicità e connivenza col terrorismo? Se un serial killer salva un gatto su di un albero questo attenuerebbe la sua colpa? Forse per qualche animalista sì ma per le persone che dovrebbero avere il sale nella zucca penso non sia neanche ipotizzabile. E uno stato commette atti violenti così sproporzionati fosse Israele, Russia, Cina o Italia va censurato e indotto alla ragione con le armi della politica e della sana convivenza civile.
Non si vuole negare che spesso si è in presenza di un antisemitismo strisciante, ma normalmente questi è attuato da persone che non risparmierebbero i campi di concentramento e camere a gas anche ai palestinesi! Più spesso è associato ad ignoranza storica e culturale, a invidia e a quella ricerca di ragioni e capri espiatori per giustificare la propria inconsistenza ed incapacità di realizzarsi sia come persona sia dal punto di vista socio-economico. L’antisemitismo come qualsiasi preconcetta posizione ideologica e settaria, va combattuta, va segnalata ed esecrata… ma quando è reale!
Nel caso della mia persona io non sono anti di nessuno se non della cretineria e stupidità ma lì non c’è rimedio né campagne ideologiche da mettere in atto. Io sono pro. Pro libertà, pro diritto di tutti al libero governo in libero stato.
Quello che credo vada ricercato è un dialogo serio e costruttivo. Qualcosa che convinca e costringa volenti o nolenti anche i paesi più riottosi ad intavolare trattative ed accordi. Questo non solo per i palestinesi ed gli israeliani. Anche per i diseredati dell’africa o le popolazioni balcaniche o le ex repubbliche sovietiche. Complesso nella realizzazione ma assai semplice nella definizione. Quelle forme di coercizione e di sotterranei interventi che perseguono i governi “potenti” dovrebbero essere indirizzati in tal senso. Non vuoi la pace? Non fai commerci, non prendi soldi, paghi le cose il doppio, non vendi il tuo petrolio, etc. Tutto ciò con il bene placido di quell’ONU che allo stato attuale pare il custode del cancello della casa senza recinzione…
Weed

venerdì 16 gennaio 2009

martedì 13 gennaio 2009

Un morto al giorno....

Inviata il 13 gennaio 2009 alla redazione de "Il Foglio", quotidiano di G. Ferrara

Alla c.a. del sig Andrea Marcenaro,

Gent. le redattore la sua rubrica di oggi pone spunti di vario genere. Immagino leggendo le sue brevi note che la presenza familiare di tutti quei comunisti debba averla notevolmente scioccata ma vista l'arguzia e la precisione documentale delle sue note penso di immaginarla una persona tutta d'un pezzo, risoluta e con le idee assai chiare. Premettendo questo quindi mi risulta assai difficile da digerire la filosofia che se si è sbagliato in passato a bombardare uno stato (tra l'altro sbaglio in comune con la collettività internazionale...) è concesso, e in fondo anche giusto, bombardare una popolazione inerme (beh, me lo conceda...), per spezzarne la linea di comando e fiaccarne la resistenza. Hamas ha statuti abominevoli, utopiche e deliranti filosofie ma che sono funzionali all'aggregazione ed al mantenimento del potere. Un sistema pur se magari con modalità meno cruente assai in voga in ogni parte del globo.Non trova? Inoltre, non ci si crede, ha vinto libere e democratiche elezioni che osservatori (comunisti?) internazionali hanno ritenuto corrette. Quello che magari non hanno detto delle ultime con vincitore il presidente Bush (i comunisti... sempre loro). Lei non pensa che forse una politica di pressione e deterrenza ed aiuto alle popolazioni avrebbe potuto avere migliori prospettive di successo? Morti un altro paio di centinaia di pericolosi miliziani di Hamas di cui un 30% "under 5 years old" Israele potrà poi vivere tranquillo? A me sembra un'assurdità logica e che non tiene conto degli esempi del passato. E chissà come sarà ben voluto lo stato sionista dopo questa ennesima prova di becera forza. Io non credo che ci sia un contatore per i morti o che ce ne siano di buoni e di cattivi. Un bimbo morto è un oltraggio all'umanità in Darfur come il Palestina, a Napoli come a Pechino. Se poi vogliamo dire che gli israeliani, gli ebrei, hanno un credito pregresso di 5 milioni di punti-morte e quindi se lo possono permettere allora stiamo su un piano su cui faccio molta fatica anche a sdrammatizzare con stolte battute. La celebrazione della correttezza della guerra è la prima prova di inciviltà e grettezza dell'uomo. Non mi sembra che con questi metodi se non l'appagamento di truci ambizioni personali abbia portato ad alcuna risoluzione dei problemi di sicurezza e pace che affliggono l'intero pianeta.
Cordialità.
Weed

giovedì 8 gennaio 2009