venerdì 4 luglio 2008

Mi ritorni in... pancia

Buon giorno a tutti. Oggi ho voglia di riprendere a scrivere qualche nuova corbelleria. Sarà il caldo, lo scarso lavoro da fare in questo momento, non so...
In verità il tutto è mosso da una sensazione di rigetto per la politica, la società civile, la mancanza di senso civico e di educazione che aleggia come lo smog su Pechino, sui nostri tempi cupi. Una volta si cercava di evadere, magari con vacanze, buoni libri o bei film, e si ricaricava la molla della sopportazione. Adesso non c'è miscela che possa far partire questo motore. Ma non è oscura e triste depressione che muove le mie dita sulla tastiera ma la mancanza di spazi e prospettive.
Un lavoro attualmente poco gratificante, una meritocrazia sbandierata e mal/mai applicata una politica frustrante ed insolente, delle dinamiche comportamentali che fanno risaltare l'egoismo e l'egocentrismo a scapito di qualsiasi barlume di sociale. Nemici fittizi elevati al ruolo di golem contro il bene comune, a mascheramento delle reali esigenze politico-sociali, sono il frutto di una deriva che è conseguenza di una totale mancanza di ricambio qualitativo della classe dirigente, sia a livello manageriale che politico istituzionale. I vecchi tromboni oramai abbondantemente in età da pensione hanno, anche per loro comodo, impedito o comunque ostacolato la crescita di una generazione di imprenditori, politici e statisti con un senso ideologico, almeno onesto e coerente. Che si debba avere necessità di ex comici pseudo guru d'assalto, ex magistrati illetterati o giornalisti astiosi e prevenuti per sentire il richiamo ad un senso di ribellione e di resistenza a tutto il resto fa' precipitare il sistema in un vortice di cui non si vede il fondo. La mancanza di figure asciutte, pure, ideologicamente irreprensibili, bene inteso nessuna perfezione, con vizi e difetti, errori ed abbagli che appartengono al genere umano, ma con la volontà di esercitare ruoli ben definiti con competenza onestà e senso del dovere, sono una lacuna che la società pagherà presto a carissimo prezzo. Non si può ancora dire esattamente come ma non è difficile prevederlo. Violenza, incertezza politica ed economica, pseudo terrorismo, restrizione delle libertà personali e sociali, resurrezione di finti modelli, forse già visti, per serrare le fila della popolazione. La nostra fortuna, oltre alla forza di volontà, la resistenza alle vessazioni, alla testata possibilità senza vergogna di abbandonare la barca prima che affondi è legata anche alla nostra indole "paraculo-formichesca": la nostra capacità di aver prodotto molto reddito sommerso ci rende diversi da molti stati sud-americani a cui ci avvicineremmo come deriva complessiva.
Da oggi quindi con lo stomaco in mano, come si dice, si ricomincia a scrivere di tutto di più nella speranza di avere risposte chiare a domande mai certe. Si inaugura anche una serie di vignette auto prodotte che vogliono stimolare una riflessione, ironica, puranco malinconica di un universo che ci circonda ma in fondo un poco ci strangola...
Weed

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