domenica 29 maggio 2011

Canada, last day, the 29th

Sono all`areoporto di Toronto. Approfittando del tanto tempo che manca alla partenza cerco di mettere giu due note della giornata trascorsa, l`ultima sul suolo canadese. Dopo aver fatto assai tardi ieri ho fatto il bagaglio, bello compresso e stipato, solo stamattina. La giornata era veramente piovosa. Poveri maratoneti... Fatta colazione e pagati gli extra all'hotel, piu` un discreto conto di garage, rimango con il dubbio di avere le carte almeno due su tre scariche. Provero' piu' tardi qui in areoporto quando faro' il porco beato utilizzando un voucher di sconto che ti permette di stare nella sala Vip a mangiare, cantare e fare l' amore per tre ore tutto per pochi spiccioli! Il viaggio e' stato anche stavolta ben scelto come itinerario. La statale 7 che poi confluisce nella 15 e successivamente nella 401 che segue il lungo lago Ontario fino a Toronto e', che te lo dico a fare, bellissima. La natura e' lussureggiante e rigogliosa come non mai. Alla fine poche tappe solo per la pipi' e per un po' d'acqua , ah si per vedere che si era fatto uno che era andato in una cunetta bella profonda (come ha fatto non l'ho capito) e poi dal benzinaio davanti all'areoporto prima di riconsegnare la macchina dopo il noleggio. Mi pare di aver fatto circa 4500km. Neanche tanti per un mese ma c'e' da considerare i tanti giorni nelle citta senza utilizzarla. Ho venti dollari C$, 200$ americani e 5 ore da passare. Il controllo l/ho passato. Non invidio i doganieri che devono sentirsi quel profumino di scarpe e poi io come al solito suonavo come un cicalinio...
Di cose ne ho viste molte. Certo dovro' rimetteer in ordine i pensieri questi giorni ma questo e' il bello dei viaggi lunghi: le cose si sovrappongonmo all'inizio poi tutto prende forma e si puo' tracciare la linea immaginaria che il viaggio che si e' seguito ha percorso. Va be' sono stanco ho dormito poco. Ho anche visto il GP e quel povero di Massa che e' triste da seguire come una processione funebre...
A presto ragazzi.
Michelino/Adriano

P.S. e grazie della compagnia. Un mese soli e' comunque lungo anche se di vacanza!

sabato 28 maggio 2011

Canada, day 28, Ottawa last day


Lo confesso non sto tanto in palla. Forse per il rientro o forse perché sono un poco stanco di girare e la prospettiva di ripartire mi acuisce un senso di agitazione diffuso. Comunque oggi con la dovuta calma, fatta colazione, verificato che il tempo è schifosetto, viste in parte le prove del GP One, me ne vado a fare qualche ulteriore ultimo giro ed acquisto. Niente di che, ufficio postale (che sta nel "basament" del centro commerciale dentro una farmacia delle loro con vendita anche di prodotti alimentari dietetici e biologici...). Oggi ho deciso che farò solo il pasto serale e quindi la colazione ampia mi da una certa pesantezza. Metteteci anche il clima uggioso anche se non piovosissimo. Appena un lieve accenno ogni tanto. Ho dovuto cancellare alcune vecchie foto dalla scheda della macchinetta fotografica visto che ho riempito tutto quello che avevo. Le batterie però cominciano a darmi qualche pensiero non riuscendo più a ricaricarsi come prima.
Ho deciso di visitare una zona che mi viene dalla guida segnalata come piena di locali e ritrovi alternativi al centro dove sto io di casa. Sono un paio di km a piedi ma si può fare malgrado il rischio di pioggia. La strada che scelgo costeggia il Canale Rideau passando davanti a vari uffici amministrativi e ministeri per poi divenire zona di ristoranti, locali, piuttosto frequentata.
A quel punto essendo l'una passata mi viene in mente che c'è la partita di coppa ma in realtà non mi va tanto di vederla e perciò proseguo. Ad ogni angolo che incrocia un'altra traversa su questa Elgin St. c'è una chiesa di credo differente. Proseguo ed il tempo è sempre più grigio. In realtà volevo arrivare fino alla fine della via, sempre sul canale che fa un ansa e li la strada si chiama Queen Elizabeth Drwy, e poi ritornare indietro su una parallela che era con caratteristiche simili alla Elgin ma il cartello del museo della Natura mi da spunto per una visita non preventivata. Così mi allungo verso il Museo. Costruzione grande che, mescola stile classico a scelte a vetri assai moderne. Con 10 C$ passa la paura. Inciso, quando vai ai musei vogliono sapere non chi sei ma da dove vieni. La cosa più normale che ti possano chiedere è il tuo Zip code, il cap! Ho sempre delle difficoltà in quei casi. Italia è la mia risposta standard! La visita diciamo che se me la risparmiavo era meglio. Non per il museo con discreti contenuti pedagogici e didattici. Ma per la sua assoluta funzionalità alla conoscenza per più piccoli, che d'altronde sono la stragrande maggioranza dei visitatori. Loro ed i loro genitori. Si marcava un po' da pedofili a girare da soli per il museo... Comunque quattro piani con scheletri, mammiferi, uccelli, rocce e minerali ed un interessante rettilario. Spazi per esposizione e tante sale ricreative e di gioco e la possibilità enorme di toccare, provare, utilizzare strumenti multimediali per prendere confidenza con la materia. Tutto in doppia lingua e frequentatissimo! In realtà ho anche sorbito una bevanda ad un bel bar interno e preso l'ascensore più grande della mia vita, dove ci sarebbe entrato anche un dinosauro vero! Nel complesso da farsi venire il mal di testa con tutti quei bimbi vocianti ed urlanti. Però ho visto parecchie belle mammine in compenso.... Comunque ora so' il verso di quasi tutti gli uccelli canadesi, come si riproduce un istrice (non come diceva Pippo Franco" Con attenzione, con molta attenzione...!"). Dopo essere uscito fuori dopo un paio d'ore scarse, c'erano degli strani tipi vestiti a festa, in particolare un "colored" coi dred ed uno smoking bianco mi ha colpito, ed altri con smoking neri... Boh, forse una festa od una celebrazione o una pubblicità... chi lo sa. Non ho potuto fare foto perché con macchina con scheda piena.
Ormai era pomeriggio inoltrato ed il tempo era ancora incerto. Io con la felpa col cappuccio comincio però a sentire caldo anche per l'alto tasso di umidità dell'aria. Risalendo su una parallela, La Metcalf che finisce in faccia al parlamento, mi sono ritrovato davanti al Colonnade, locale che la guida mi descrive come la migliore pizzeria di Ottawa... Ci faccio un pensierino prima lascio perdere poi ci ripenso e torno indietro Sono le 16 e qualche minuto non c'è molta gente. Il locale è grande e mi accoglie una cameriera libanese. Il menu' ha un pezzo di colosseo stilizzato disegnato sopra. Chiedo ala cameriera come è la pizza e mi dice buona ma diversa da quella italiana. La pizza è assai strana infatti, però non è cattiva affatto. Un poco "biscottosa" la pasta e molto formaggio sopra che ricopre gli altri ingredienti che avrebbero ucciso un bue muschiato (visto prima al museo..). Due birre ed un caffè e passa la paura.
Ora già mi ero reso conto ceh c'era un eccesso di traffico e anche alcune vie laterali erano chiuse dalla polizia. In più noto tantissima gente in abbigliamento da corsa anche tanti con il numero: puzza di maratona cittadina. Ed infatti uscendo e seguendo il flusso mi sono ritrovato nel caos della 1/2 maratona di Ottawa (con anche la 5 e la 2 km) che precede di un giorno la maratona ufficiale che si svolgerà domenica. Ora capisco la quantità abnorme di gente che correva che ho incrociato tutta la settimana! Mi ero stupito di quanta gente praticasse footing, ma in realtà era una enorme concentrazione di persone che si allenavano in prospettiva della gara. E questo spiega anche il pienone dei locali e degli alberghi. Ho fatto bene ha prenotare per tempo questa ultima tappa...
Dopo aver partecipato anche io a mio modo alla Ottawa marathon mi sono riavvicinato all'hotel dove ho cominciato dopo un riposino a rimontare il bagaglio per domani che si riparte. Quindi dopo un rattoppo ai calzoni lievemente scuciti, sono uscito per godermi il sabato del villaggio visto anche che il tempo inopinatamente e tornato ad essere anche accettabile. La notte ci aspetta ragazzi...
Night babies.

venerdì 27 maggio 2011

Canada, day 27, Ottawa III


Ottawa...dall'alto->

Comincia rapidamente la discesa verso Roma... Almeno con il pensiero. Anche il fisico percepisce il termine della pacchia. Ho dormito malucccio e anche con una posizione tale che mi sono svegliato con mal di testa e lieve torcicollo. Ma a voi non ve ne fregherà un emerito tubo... Tra l'altro il tempo è brutto e sarà così fino alla partenza, aimè. Infatti oggi per la prima volta da quando sono in Canada ho preso l'acqua di brutto. Cominciamo con calma. Stamattina abbastanza presto ho acceso il PC per cercare degli indirizzi e mi sono ritrovato a chiacchierare con un amico dall'Italia. Mi ha fatto piacere, devo dire. Negli ultimi tempi vi siete un poco assuefatti alla mia mancanza e non mi pensate più di tanto... Scherzo, naturalmente! Comunque doccia e colazione stavolta molto abbondante con uova in un paio di modi e anche delle cose dolci. E sedici tazze di caffè!!! Quindi dopo essere ripassato in stanza verso le 11 sono ripartito. Ora comincio ad orientarmi con una certa pratica. Sotto una pioggerellina fastidiosa mi sono diretto sfruttando tutti i passaggi coperti consentiti (centri commerciali, arcate, portoni, case private...) verso il parlamento che avevo visto di sfuggita tutte le volte. Il palazzo maestoso ricorda un castello ed ha dei giardini visitabili. Anche l'interno si può visitare ma le procedure sono pià complesse. Notevole che per sorvegliare il parlamento ci saranno stati, che so', 6 poliziotti... Tra l'altro proprio mentre avevo dei problemi di macchina fotografica (scheda piena, batterie in fault) ho assistito ad una manifestazione di Eritrei (tipo 40) per la libertà del loro popolo... Polizia. 2 davanti e tre in calzoncini bermuda dietro... No comment. Ah si c'erano anche dei manifestanti stanziali. Uno con dei cartelli che non ho capito a chi si rivolgessero ed uno contro le torture in china... Va be, andiamo avanti. Un giro all'ufficio del turismo per carpire qualche segreto e recuperare del materiale " fresco". La pioggia sempre più forte mi ha convinto a scegliere qualcosa di coperto e quindi sono tornato sui miei passi fino ad un chiosco che vendeva ticket per un giro lungo il fiume. 21 C$ per una crociera di 2 orette. Oltre al fiume qui c'è un'altra cosa interessante da vedere se si volesse e cioè il Rideau Canal una misura di sicurezza voluta dal duca di Wellington attorno al 1832 per unire sia militarmente che per scopi di approvvigionamento con un canale artificiale Ottawa a Kingston tramite 45 chiuse nell'ipotesi di una guerra con gli stati unit come quella del 1812i. Costruzione ardita e difficoltosa che richiese grande impegno di uomini e di tempo ma poi mai utilizzata a scopi bellici e adesso patrimonio protetto dell'Unesco e pista di pattinaggio sul ghiaccio nei mesi invernali. Tra l'altro pare con punti di sosta dove bere bevande calde e mangiare speciali doughnut, dei krapfen che qui chiamano beavertails cioè "code di castoro"...
A proposito di animali mentre prendevo la barca si è presentato vicino ai partenti un animale da pelliccia, che si sgranocchiava qualcosa. Ho fatto tante foto ma sono tutte uguali e mai quando aveva la testa alta. Che sfiga.
La crociera sul fiume a parte l'acqua che ho preso pensando che ci fosse un ritrovo al molo dove sorbire un caffè all'asciutto e al coperto mentre aspettavo, porta a vedere tutti le costruzioni principali che si affacciano sul fiume. Musei, palazzo del Parlamento, anche la residenza dell'ambasciatore degli stati uniti che in una precedente cronaca avevo descritto ed immaginato avendola casualmente incrociata. Interessante anche con la cronaca in francese- inglese e alcuni simpatici compagni di navigazione. Devo dire che un po' l'acqua e un po' l'emicrania al ritorno mi sono anche "appoggiato" e la signora del bar me lo ha fatto delicatamente notare... "Niente foto?" " Ci credo hai dormito!".
Comunque anche delle cascatelle sul fiume e belle magioni.
Al ritorno pioveva a catinelle e prima di trovare un riparo ero zuppo. Mi sono quindi ricoverato nel centro commerciale Rideau (qui si chiama tutto così), che è enorme ed ha una diramazione anche vicino al mio hotel. Quindi ho bivaccato un poco, consumato un frugale pasto alle 17 presso un bel locale all'interno del centro commerciale , mangiando anche una tortina di carne con una crosta di purea di patate e insalata a parte, con birra e poi una strana terrina con una tortina di frutta cotta e una cialda croccante,calda di forno, con una palla enorme di crema sopra che non c'entrava una fava! Niente caffè rammentando l'insonne notte precedente. Quindi dello shopping di vario genere per il centro e poi. Ancora ben umido, mi sono buttato in albergo. Sto in vacanza mica ai lavori forzati! E così un altro giorno se ne sta andando.
Un altro paio di notazioni. Il tempo ma questo anche da nopi, influenza tantissimo l'attività dei locali, che con un flebile sole tirano fuori tavoli in ogni dove, ma con la pioggia si svuotano anche dentro, dove naturalmente non piove. Allo stesso tempo i centri commerciali che hanno tutto diventano dei carnai impensabili. Immagino l'inverno con il freddo e la neve.
Nota due. Hanno una TV un poco merdosetta... OK OK sono molto americaneggianti in questo ma ci saranno 5 canali sulle previsioni meteo, 2 che parlano solo di Hockey, alcuni di sporto ma parliamo di baseball (che viene giocato TUTTI i giorni o quasi), golf ed anche freccette... Altro che noi ed il calcio. Vorrei vedere le massaie che si lamentano per il troppo calcio in TV . E sto parlando delle TV generaliste o comunque non Pay TV.
Nota tre. Anche qui stanno in fissa con la lotteria. Giocano tutti tutte le lotterei del mondo, ma con massimali di solito da qualche decina di migliaia di dollari. Si ce n'è anche una da 15 milioni ma non ho capito come funziona.
Altra nota di colore l'altro giorno al supermercato comperavo l'acqua e davanti a me una scena che ho vissuto sulla mia pelle. Una giovane coppia di italiani che stavano inebetiti davanti alla cassiera che gli diceva delle semplici cose e questi non rispondevano e neanche capivano... Ho rivisto me molte volte. Ho anche cercato di essere cortesemente d'aiuto ma penso si siano sentiti più in imbarazzo che aiutati... Studiare le lingue, ragazzi. E' importante e serve. Anche per non essere in difficoltà... al supermercato, come nella vita!
Se finit.

giovedì 26 maggio 2011

Canada, day 26, Ottawa III



"Pane e vino... vietnamita"


"I ferri chirurgici del medico di guerra"

Eccoci qua. Dopo il bel sole di ieri stanotte gia avevo sentito il rumore della pioggia. Ed infatti la pioggerellina era ben presente e il cielo era aqssai grigio. Take my time, me la prendo comoda. In stanza la sera avevo trovato i panni lavati. Una bella svolta anche perchè l'odore di topo morto proveniente dai vestiti sporchi non è piacevole... Però me la prendo un poco troppo comoda e quando scendo per la colazione è gia tutto sbaraccato. meglio così penso altrimenti con quello che costa magari mi mangiavo più del necessario. Oggi ho deciso di prendee l'auto anche in considerazione del brutto tempo. Ho intenzione di andare verso un paio di posti appena fuori del centro dove stanno delle srutture museali. Devo dire che appena si esce dal centro, evitando le freeway, i posti diventano incantevoli. Bisogna considerare che mi sembra siano 38 milioni di abitanti per un territorio gigantesco. Si , è vero che il 75% è concentrato nella parte al confine con gli USA ma sono sempre pochi. Ottawa non fa un milione di persone, (neanche 900mila credo) e la distribuzione in ampi spazi è per chi è abituato a convivere con la sovrapposizione fisica dei corpi come me, una piacevole scoperta. Puntavo all'inizio il museo dell'aviazione e dello spazio che si trova nella parkway a est di Ottawa. Devo dire che la strada diventa bellissima as un certo punto. Si sta in un parco circondato da percorsi per camminare o andare in bici, ordinatissimo, con l'erba curata e nessuno praticamente. Facendo anche una devizione sbagliata ad una rotatoria sono anche finito davanti ad un altra sede dell'ambasciata americana (che ne so, magari la residenze dell'ambasciatore) immersa nel verde , uno spettacolo. Comunque ho proseguito per un poco dopo il museo perchè veramente ero entusiasta dei posti. Quindi tornato indietro ho visitato il museo che contiene una raccolta di aereoplani dai primordi dell'aviazione ai tempi attuali. Un poco pe bambini (e ce ne erano molti) e appassionati. Ho fatto mille foto. C'erano inoltre molte moto e auto d'epoca (?) e particolari dell'aviazione canadase e americana come le divise , i motori e sezioni delle parti di aereo. Ah dimenticavo una cosa. Ho fatto colazione nel bar del museo dove a parte una pastarella voto 6- il cappuccina fatto con una macchina infernale che ti fa le domande di volta in volta era spettacolare: tipo che vuoi?, e ti appare sul display touch screen le cose che si possono ottenere, poi, la quantità, lo zucchero, la schiuma e cacchio di altro non so! Anche il negozio di souvenir era un omaggio agli appassionati di aerei con puzzles, modellini, vernici, pezzi, giocattoli, vestiario all'uopo, giocattoli e pupazzi e altro ancora, tutto con l'aereo come protagonista. Ripartito da li, oramai le 14 passate da un po' mi rendo conto di essere un poco affamato. Però prosegui e attraverso il ponte che porta dall'altro lato del San Lorenzo. Di la c'è l'altra Ottawa ovvero Gatineau, anticamente chiamata Hull, nome che in realtà ha conservato per i locali che continuano a chiamarcela. ma è comunque un'altra cittadina proprio. Comunque anche a Gatineau c'erano un paio di cose che volevo visitare anche un museo, quello della civilizzazione, usi e costumi locali. Ma non mi intriga particolarmente quest'oggi. Proseguo quindi in auto girando un poco per Gatineau per poi ripassare il ponte (un altro in realtà) e ritrovarmi nelle vicinanze stavolta ad ovest di Ottawa del museo della guerra. Non ero così motivato ma mi domandavo cosa devi esprimere se non sdegno e barbarie della guerra, ma a questo punto decido di vsitarlo. I mie 13 dollari peggio spesi. Innanzi tutto una bella struttura ma neanche una mappa del posto. Poi l'orgoglio nazionale per la guerra è una strana forma di soddisfazione dal mio punto di vista. Badate rifuggo la guerra ma sono razionale: può essere l'estrema ratio di questioni irrisolvibili specialmente dove ci siano dei dittatori pazzi e sanguinari al potere. Ma la cosa sconvolgente dal mio punto di vista è stata questa. C'erano solo praticamente bambini! a vedere le armi, le battaglie i carri armati, le ricostruzioni di scenari con i morti schiantati dentro trincee o campi di battaglia di ogni genere. Mi direte che bisogna informarli ma.. mi dispiace ma dovrebbe essere vietato ai minori di diciotto anni. Vdee i pischelli farsi le foto cone le divise o in pose imitanti immagini presenti li era rivoltante. Devo dire che rivoltante è stata la mia reazione. Ho fatto foto, ho girato in ambiente soffocante e rumoroso ed ad un certo punto me ne sono dovuto andare. Non si riusciva a stare, o almeno io. Ma spiegare come funziona una bomba a mano tedesca, quelle col manico, nei particolari serve davvero a spiegare la guerra? Ho se è meglio la pistola a tamburo canadese o la luger tedesca... Non so forse ho sbagliato l'approccio ho forse non ho ben percepito lo spirito con qui venivano divulgate le cose. Però sono uscito a respirare ad un certo punto. Tra l'altro la struttura la usano per feste e concerti, cn una grande sala con un palco in mezzo a decine di carri armati , ferraglia inguardabile, ammassati! Boh. Non c'era niente di commemorativo ne di didattico a mio modo di vedere ma una descrizione esatta delle cose, con l'eccezione dei cadaveri smembrati e del sangue. Serve ai giovani? Ok. Andiamo avanti.

Uscito ho pensato di calmare la mia nausea con uno snack. Erano le quattro ed ero in zona di un locale segnalto da Lonely Planet che faceva 30 tipi di brodo con i noddles diversi. Provare è il mio motto. Lo trovo, parcheggio, e entro. Il posto è una vera stamberga, tanto che vado a rimettere i soldi nel parchimetro perchè non pensavo di fermarmi. In realtà è un ristorante vietnamita, probabilemnte conosciuto ma certo assai strano Vi racconto come sono andate le cose: arrivo chiedo se si può mangiare e mi fanno mettere ad un tavolo in vetrina con un tv al plasma davanti che ha trasmesso solo karaoke vietnamita. Mi portano un bicchiera gigante di tea caldo senza dirmi nulla (però era discreto) tanto che chiedo timidamente un bicchiere d'acqua che mi portano. Poi mi portano un libro con copertina rigida con foto e titoli con tutti i piatti, carta e penna. Scelgo degli involtini primavera (tipo) tra una scelta di almeno 6 diversi. Buonissimi, più piccoli fritti benissimo, tagliati a metà, serviti con una strana tazzetta con liquido aromatico. Spero non fosse per pulire le posate ma era discreto. Prendo una zuppa con i tagliolini e diversi tipi di carne e uno strano aroma alla saponetta light, tosti e difficili da mangiare finche due si sono seduti vicino a me hanno ordinato e ho capito come fare imitandoli. Poi esagerando anche un piatto misto di riso e carne e una salsa stavolta veramente ingurdabile. Ah dimenticavo la cosa pimportante. al posto del pane hanno portato subito un piattino con , soia, peperoncini, e una strana verdura. Il pane? Chi può dirlo. Pagamento difficile perchè non avevano lettori di carte e io solo 100 C$ che sono andati dai vicini a cambiare...

Tutto questo alla fine sarebbe non male e una esperienza se non fosse che 200 mt dopo c'era un altro locale con lo stesso nome... Il dubbio mi rimarrà sempre!

Dopo aver girato, ah non l'avevo detto, ma stiamo nella zona cinese. Con tanto di Arco di accoglianza welcome in china town, e tutto rigorosamente in cinese, anche le scritte delle strade e le banche con le insegne in cinese! Ovviamente che c'è sempre a ridosso del quartier cinese? Little Italy. Esattamente la traversa che incrociave quella del ristorante, e cioè Preston St. , si affiaccia Little Italy. Ed è veramente il solito cambio. Italia dappertutto, negozi italiani ristoranti a raffica. Eros ramazzotti che esce ad alto volume dai bar. Anche qui, ma stavolta sfruttando un ponte grandi insegna di benvenuto. Anche i cartelli della festa che si terra i primi di giugno. Parcheggio e subito becco due casertani a cui chiedo per un caffè. In raltà uno è di caserta la'ltro non so, e mi batte subito un dollaro che gli do volentieri. Mi era piacito lo scambio di battute. Parcheggio a cacchio, scendo e sento che i due si parlano in italiano. Allora chiedo stando loro dall'altro lato della strada se posso lasciare lì l'auto e quello mi dice si, si. Però, con un velo di tristezza, qui devi pagare il parcheggio, eh!

Quindi fatto un giro e capito che c'è un'aria da immigrazione che non pare appartenere alla capitale ma più a una cittadina di provincia, torno sui miei passi e mi riavvicino al centro.

Girando anche per i quartieri meno centrali comunque si riescono a percepire gli aspetti sociali abbastanza buoni della gente. Si è vero che ci sono parecchi diseredati e tanti reietti tipici della società opulenta e consumistica, ma è anche vero che quasi tutti abitano in case singole, con magari un pezzeto di prato e perciò centramente più commistione e vicinanza tra le persone che si conoscono tipo paese. Poi devo dire che la villetta singola, se decente e non sgarrupata, è bellina. Ovvio che non sono tutte meravigliose e tante cascano a pezzi ma anche dalle parti nostre le zone popolari non sono proprio delle regge!

Tra la'ltroc'è una dinamicità commercialeed anche abitativa enorme. Sui vende e si compra con frequenza. Ci sono tante attività sfitte ed in ristrutturazione. Una cosa mi ha colpito un palazzo tutto in marmo con un colonnato completamente fuori contesto: attività di pompe funebri...

Altra cosa il commissariato messo dentro un negozio, chiuso! Mi viene da ridere.

Ah proposito ho anche scoperto che nell'edificio dell'hotel ci sta anche la polizia federale canadese, penso tipo fbi locale. Sono in buone mani...

Comunque dopo tutto ciò sono ripartito. Avevo voglia di una birra. La pioggia aveva temporaneamente inerrotto la sua mortifera azione e quindi mi sono ridiretto verso l'albergo per parcheggiare. fatto ciò, datomi una rinfrescata, mollato lo zaino, sono ripartito verso la zona dei lcali. Ho anche chiesto al portiere dove bip potessi recuperare del ghiaccio: il frgo bar della stanza è elettronicamento all'avanguardia e avverte la portineria se uno ci mette una cosa sua dentro o preleva qualche cosa! e le bevande calde non mi gustano. Scoprro che la macchina del ghiaccio sta a tutti i piani tranne al 5°, il mio dove ce ne è una per le bevande, ma rotta... a proposito al mio piano c'è anche la piscina. Mi toccherà provarla prima di partire. Peccato che alle 22 termina l'utilizzo perchè il bagno notturno ci stava tutto...

Quindi esco la pioggia ancora mi da tregua. Arrivo ad un bel pub di fronte a dove ho mangiato la pizza la sera prima. Mi siedo al banco e la cameriera cordiale mi da una birra il cui nome ignoro ma è light. Ricomincia a piovere stavolta decisamente... Mi faccio un'altra birra ascoltando alcuni al bancone e facendo finta di capire e partecipando a discorsi di cui non ho percepito se non il 10% di cio che è stato detto. Nel frattempo mi faccio portare anche delle dita di pollo fritte e patate, per strozzare la birra, si fa per dire. Buone, una bella zozzeria. Ci metto anche un apio di salse e sto "enfio" quando ho finito. ha smesso di piovere. Esco e mi faccio un bel giro per digerire. Quindi centro commerciale per l'acqua e qualche facezia e tutti a casa.

Piccola nota: ho riempito la SIM da 2 GB della macchina fotografica!!! Mi tocca usare la'altra...

Notte.






"carro armato guidato da una donna"



"A ragazzì, mo te spiego la bomba a mano"





"Aereo"

mercoledì 25 maggio 2011

Canada, day 25, Ottawa II






<-museo con ragno



Cari miei il momento del rimpatrio, forzato, si avvicina. Anche quà si cominciano a domandare chi c..zo è 'sto italiano sempre fa gli zibidei da un mese a questa parte. Notte un poco insonne (sono stato al computer 4-5 ore, boh) forse il caffè non farà venire in tumore alla prostata ma non ti fa neanche dormire. E questo nordamericano è assai traditore visto che se ne beve a bibitoni. Comunque alle 9.00 puntuale ero a fare colazione, quelle proprio all'americana. Ho anche scoperto che la colazione non era nel prezzo della stanza (come millantato alla prenotazione via internet) e che veniva fatta a buffet a circa 15 C$, non poco per chi come il sottoscritto non si abbuffa più di tanto almeno a colazione. Ma sono le ultime cartucce ecc ecc. Comunque quando sono rientrato in stanza per lavare i denti e vedere se, Navi, la cameriera di piano (oh un momento io non dirigo Fondi monetari internazionali, né sono francese..., capito?!) aveva mandato via la mia roba da lavare e ahi ahi, scopro che, rispetto a quanto scritto il termine erano le 9.00 e che le cose vanno portate direttamente alla reception. Chiamo per sapere se ho qualche chance di farcela ugualmente e mi fanno aspettare un po' ma poi mi danno via libera. Comunque riff e raff sono neanche le 10 e gia sto in giro. Comincio puntando direttamente la National Gallery. C'è tanta gente in giro e attraverso per arrivare la zona più dinamica del centro. Arrivo affannato alle 10.20. Fa caldo e c'è un bellissimo sole. L'unica cosa è che il vento che ogni tanto si sente è di quelli mortiferi, veramente freddino. Quello che quando sei sudato ti spacca la salute! La costruzione è veramente particolare. Completamente a vetri con delle cupole, a punta, squadrate e una strutura che fa intravedere una ricerca del particolare e del sensazionale. Pare un poco una di quelle basi lunari dei romanzi di fantascienza. Certo poi proprio di fronte alla cattedrale di Notre Dame... Nel piazzale si erge un ragno gigante con le uova in grembo, (nome dell'opera "maman") una realizzazione di Luise Bourgeois, artista recentemente scomparso nel 2010 a 98 anni, che aveva la caratteristica di fare sculture a forma di ragno... E le cui opere sono molteplici nel museo. Comunque vengo accolto all'ingresso come se fossi di casa da un gentile signore che mi spiega prima ancora di fare il biglietto trucchi e particolarità della visita. Con 9 C$ si accede. Subito c'è una rampa di 200 metri in salita per arrivare alla prima sala: cominciamo bene! Il museo è comunque sorprendente e a parte la predominanza di opere di artisti canadesi e nord americani nelle rispettive sale, anche la parte europea contiene opere di notevole pregio. Un cenno particolare anche alla cultura inuit, degli indigeni locali, assai vasta e dettagliata. Perdo almeno 3 ore piene senza sosta a visitare il tutto, anche saltando molte parti audivisive, citandovi però solo una cosa interessante: un'enorme sala buia con sei max schermi ad alta definizione posti su tre lati , due per lato dove in ognuno 2 strani tipi suonavano della musica inuit o new age o non so cosa, hifi, un concerto con strumenti diversi per ogni schermo, ma sempre gli stessi due, che si integrava con il totale della scena. Il tutto suonando in mezzo a qualche parco innevato, sempre con scenari diversi, in mezzo alla neve. La stereofonia e gli effetti visivi erano da tossicodipendenza spinta! Non so se mi sono spiegato ma lo farò meglio a voce.

Comunque opere anche di Van Gogh, Renoir, e anche tantissimi italiani.

Va beh non si può descrivere una mostra.. però il contesto si! Mi hanno dato un numerello da attaccarmi addosso (ero il 25). Piano piano sono arrivate una miriade di classi di studenti che ogni tanto trovavi sdraiati per terra (sul bellissimo parquet) nel museo a sentire le spiegazioni delle prof. Ed erano assai piccoli... tipo medie o primi delle superiori. Tutti i sorveglianti di colore annoiatissimi. Niente foto. Però senza strapparti la macchina fotografica o cacciarti dal museo. No photo, please. Interessante anche la ricostruzione di una cappella settecentesca smontata pezzo a pezzo e ricostruita dentro al museo.

Ovviamente il museo ha strutture ricettive , saloni per conferenze 2 risto bar, di cui uno free space con le macchinette per bevande/snack. E la libreria e vendita di cianfrusagli dove ho comperato una quantita allucinante di cazzate rigorosamente made in China (non si scappa neanche qui) da regalarvi al rientro!

Bellissimo appena recuperato lo zaino un omino 2 che aveva le stesse funzioni di quello all'ingresso si è interessato se mi era piaciuto e alle mia felicitazioni mi ha detto sotto voce:" Torna domani che dalle 15 alle 18 l'ingresso è gratuito..."sssshhh! Meraviglioso!

Quindi faccio una rapida scorsa delle cose da fare. Sono le due passate da un po'... Volevo passare da una Boulangerie (pasticceria) che mi era stata segnalata. La ritrovo dopo un bel camminare e mi prendo un apn au chocolat e un cappuccino. Contrariamente al prevedibile il cappuccino era meglio del dolce! Va bene il caffe Illy, ma il tizio con una faccia assai strana ci sapeva fare. Soddisfatto riparto con molte energie. Devo dire che al useo con il gran sole e tutte quelle vetrate faceva un caldo infernale. Mi ero concesso un Canada Dry (un ginger ale) che è una seven up da tossici. Però penso dia realmente dipendenza perchè più tardi nel pomeriggio "sono" stato costretto dal fisico ha comprarne un'altra! Comunque ho valutato che un altro museo che mi interessa è troppo distante è per andarci a piedi e comunque arriverei forse che è in chiusura.. quindi decido di andare in uno dei parchi dove vanno i Ottawani, o Ottawesi non so, a fare canoa, correre, andare in bici prendere il sole. Ragazzi una camminata biblica che se andavo al museo era più vicino. Ho dei segni sulle caviglie stasera dove toccava la scarponcino da tracking... Ed è una scarpa ben usata! Comunque ne è valsa la pena. Mi sono schiantato su panchina e prato e penso di essermi anche fatto una 1/2 pennica baciato dal sole. Tornerò abbronzato come fossi andato alle Maldive. Ho anche fatto qualche foto. In particolare di papere e paperottoli al seguito. Da commuoversi. Dopo ciò riparto di slancio e mi dedico allo shopping tornando nella zona commerciale (altra scarpinata). Qualche corbelleria acquistata, un'altra canada dry, e riparto. Comincia a farsi una certa e la zona è ridiventata popolatissima.

Inciso di costume (non da bagno). Oltre ad esserci numerosi diseredati, ci sono tanti che sbarcano il lunario in ogni maniera. Ad es. ho dato qualche spiccio ad uno inguardabile che cantava opere liriche in completo grigio cravatta inclusa in mezzo ad una zona pedonale che assomigliava a Bocelli ma purtoppo per lui , ci vedeva, e poteva guardarsi allo specchio e sputarsi in faccia... E poi ci sono una quantità impressionante di disabili che girano su trabccoli a motore a volte ingegnatisi con pinte di birra con cannucce lunghissime per bere o attrezzi estensibili per ovviare alla disabilità. Arifine dell'inciso.

Ancora indeciso se magiare e cosa mi trovo davanti alla pizzeria che avevo deciso di provare prima o poi, perchè ben recensita. Grand Pizza, con sentori di proprietà napoletane e tavoli fuori con un gran caldo malgrado l'ora prossima al tramonto (qui fa buio più tardi). Ah dimenticavo una cosa. Nei giri nei centri commerciali sono capitato in uno incredibile. Ce ne sono anche da noi, tipo alla romanina mi pare o sulla portuense, ma così mai visto e cioè un area semicircolare con decine e decine di tavoli e sedie che sono solidali ed intorno almeno una dozzina ma forse di più rivendite di cibi di ogni genere ma tutti diversi, non due simili. Cioè pollo fritto, sushi, coreana, cinese, giapponese, thailandese, pizza, e poi un paio di catene tipo strabucks e altro, e poi greco, libanese e non so cosa! E tutti "a magnà " concentrati al centro quello che si era preso lungo la circonferenza! Se uno va con più persone, ognuno si sceglie quello che vuole.

Torniamo alla pizzeria. Sicuramente qualcosa di napoletano c'era perchè degli ingredienti dichiarati ce ne stavano forse la metà... Scherzo sui napoletani naturalmente, comunque la pizza era commestibile, un po' moscia per i miei gusti. L'errore è stato scegliere un calice di vino locale, della zona delle Niagara Falls, una bella ciofeca di Cabernet, Che alla richiesta se ne volessi un altro devo averlo guardato così male che non ha atteso la risposta! Comunque una cosa fanno ai locali che dovremmo implementare ai Clementini "Vuole Altro?" - "No Grazie..." Non fai tempo a finire la frase ti sparecchiano e ti portano il conto. Anche se hai ancora dell'acqua nel bicchiere... Senza pietà. Poi non ti cacciano di solito ma insomma... C'è comunque la retorica del caffè.. lo prendi e te lo ripropognono finche davvero diventi nervoso! La famosa second cup che c'è sempre.

Comunque sono ripartito ancora una volta e mi sono fermato ad assistere ad uno spettacolo di piazza di un saltimbanco, prestigiatore, bravissimo che a petto nudo si esibiva con fruste e ingoiava palloncini all'inizio, tante tante battute e una verve notevole. Poi il gioco delle tre tazze da cui ha fatto uscire di tutto fino a far uscire una papaia dal cappello!

Comunque ora torno e se mi va ed il fisico tiene riesco per la solta birretta conviviale serale.
Orevoire.

martedì 24 maggio 2011

Canada, day 24, To & In Ottawa

<-Notre dame a Ottawa

Allora si parte da Kingston e si risale verso nord verso la capitale amministrativa del Canada, Ottawa, che ho lasciato per ultima tappa, concedendomi inoltre un albergo un poco più elevato rispetto a quelli fino ad ora utilizzati per fare gli ultimi 5 giorni, le ultime cartucce, da beato porco! Devo dire che la riorganizzazione del bagaglio in considerazione della quantita minimale di cose pulite è stata abbastanza accettabile. Domani però all'hotel dovro utilizzare il servizio di lavanderia improrogabilmente, anche in considerazione che il piccolo contrattampo dell'infangatura che ha bruciato le mie ultime scorte vestiarie.
Si parte dopo l'ennesima colazione minimalista e dopo non essermi riuscito a far dare una ricevuta dall'albergo... Mah! Dato che era stato prepagato allora non si poteva... mah!!!
Comunque fatti 500 mt individuo subito un luogo fondamentale: benzinaio con fast food e soprattutto lavaggio auto. Interessante la variazione della strada di accesso: puoi decidere se andare al drive food o al lavaggio se ti prendono i rimorsi di coscienza. Ovviamente non avevo mai lavato la macchina (qualcuno sosterrà anche in Italia...calunnie!) all'estero. Quindi mi trovo davanti ad un sistema completamente automatico. Magari sono uguali in Italia ma io sempre dall'omino sono andato... Da un lato più semplicemente, ci sono gli aspiratori per gli interni che vanno di 2 C$ in 2. Fin la' ci arrivo. Ma una tastiera e un interfono mi lasciano perplesso. Ah, dimenticavo. Trovo anche scritto inserire il codice. Capisco che c'è una cosa in più da fare. Acquistare il codice. Entra dall'altro lato dove c'è la casa del benzinaio e chiedo. Si potevano acquistare lavaggi per 7, 9 e super 11 C$. Il tutto più tasse. Ovviamente 7 era sufficiente, a mio giudizio per togliere il "mud" , la fanga che ricopriva completamete la fiancata del guidatore, vetri inclusi. Inserito il codice poi le istruzioni ti vengono date da cartelli luminosi. Avanti, no indietro, vai, eccetera eccetera. Potente devo dire. Ovviamente non era perfetto ma almeno è tornata guidabile l'auto. Penso di aver seminato fango per tutta Kingston...
Ovviamente ci tengo sempre a farlo presente sempre con poche indicazioni a memoria e via, verso Ottawa ma non seguendo la strada più facile. Una alternativa più interna che passa per l'entroterra, cioè non costeggia il fiume San Lorenzo come fa l'autostrada. Tanto il discorso è il solito:sono in vacanza , devo andare a 100 al massimo, anche se vado a novanta ma chissene frega. E vedo altri posti. E ho fatto bene. Il taffico questi lo conoscono poco. Se lo creano secondo me, tramite qualche aministrazione pubblica per abituarli ad uscire presto la mattina e per farli sopravvivere se vanno all'estero in paesi tipo il nostro!!!
La parte interna che te lo dco a fa', è bella verdeggiante e rigogliosa, con allevamenti e grandi piantagioni di grano e di altre graminacee.
Gente poca. L'animo risparmiatore ogni tanto prende il sopravvento ed al distributore che ha solo la super (si perchè questi hanno 4 tipi di penzina... a salire da 64 a 105 ottani!) no no, troppo cara e rimando. Ormai quelle terminologie locali come "Full tank", guando ti approvvigioni al distrubutore servito, con le "e" aperte come ... va be, diciamo le bocche di certe comari pettegole!
Piccola considerazione. La quantità di animali acciaccati ai lati della strada è enorme. Solo che da noi si trovano cani e gatti. In campagna ricci e rane... Ma qui si parla di :scoiattoli come i moscerini sul vetro, una quantità di animali con coda di pelliccia tipo donnole, volpi, castori, zibellini, marmotte e che ne so di altro! Chiusa la parentesi.
Ovviamente fare una strada così a picchio non è sempre facile ed il dubbio che stai sbagliando (si perchè in questo caso la cartellonistica lascia molto a desiderare...). Finché non trovi il cartello Ottawa a destra allora sei tranquillo. Certo poi segui l'indicazione "Strada turistica per andare ad Ottawa", e la fai, allora il rischio di sbagliare te lo cerchi proprio! Comunqe a parte una digressione verso l'areoporto che sapevo essere non dentro la città , e conseguente inversione a U mi ha portato attraverso vie assolutaente secondarie in città. Ora però non sapevo come beccare la via dell'Hotel, e li il colpo di fortuna. Passando sotto l'Highway leggo con la coda dell'occhio il nome che cercavo . Faccio mille piroette per entrare nell'highway e via. Beh non propio cosi semplice e di giri ne ho fatti un paio perchè in realta l'albergo si chiama Novotel e io cercavo Sofitel... opss... Certo che non lo trovavo. Anche i civici poi sono cosa rara e quindi ci ho messo un po' ma alfin giunsi alla meta. Il tizio alla reception dai tratti giapponeseggianti era veramente antipatico e spocchioso. "No signore" la carta prepagata non va bene,"no signore sono 5 notti" , ecc. Diciamo che visto il livello dell'hotel anche se ufficialmente un tre stelle ma in realtà almeno da 4 e mezzo forse a suo giudizio non era per il barbone che aveva di fronte. Peggio per lui... tra l'altro mi ha rammentato i costi salati del garage, che dovevo pagare io ( e ci mancherebbe chi paga se no?!). Il bagaglio alla mano vado all'ascensore che non parte... Io non capisco perchè lo ho appena preso per salire dal garage che sta agl'inferi.. Poi capisco cosa mi aveva detto l'antipatico: che serviva la chiave della stanza per far funzionare l'ascensore! Comunque la stanza è elegante, con tutte le comodità (anche qui la tavola da stiro ed il ferro... ) e pure il frigo bar pieno! Si certo un acqua piccola 4C$... infatti me la sono comprata fuori... Dopo una rinfrescata e aver preparato la busta per la lavanderia, esco per un giro. Recupero alla reception da un altro tomo una mappa e mi muovo. Scopro una città che forse per il caldo e la strana struttura che inseriva direttamente una superstrada in centro (un po' tipo la tangenziale di Roma che arriva però al circo massimo, ecco), mi aveva lasciato perplesso un momento. Percorrendo le vie attorno alla zona pedonale e del centro dove sono accorpati numerosissimi ristoranti e locali noto una vita intensissima e tanti giovani. Tanti vestiti come se stessero a Rimini il 7 agosto, e quando il sole è sceso il vento era "frescolino" diciamo, ma anche tante giacche e cravatte, tacchi e tailler frutto della presenza ministeriale e degli uffici amministrativi. Anche tanti barboni e diseredati... E tanta polizia che presume un maggiore controllo per la sicurezza che forse ipotizza maggiori problemi in materia. Cerco di orientarmi tra guida e mappa ma ci metto un po'. Poi mi ritrovo. Individuo alcuni musei e palazzi da visitare nei prossimi giorni. Tra le cose che ho visto la chiesa di santa Brigida (mi sembra..) e la cattedrale di Notre Dame, dove appena entro e mi siedo a rifiatare, dopo aver letto che non si fanno foto, comincia la messa. E mi sono perciò anche sentito la messa in francese. Molto appariscente l'arrivo del sacerdote che fa tutto la navata centrale. Altra cosa che ho notato che tutti, tutti, fanno la comunione. La doppia estrazione franco anglofona fa si che la parte francese sia molto devota e religiosa anche per salvaguardare l'etnia e rafforzare la compattezza della minoranza.
Comunque finita la celebrazione esco e riordino le cose. Mi sono fatto un giro nella parte viva, due o tre strade piene piene di locali molto accattivanti. Non avendo pranzato ed essendo le sei passate mi sono seduto in un locale pub risto con tavoli all'aperto e cameriere scosciatissime, e mi sono preso birra e insalatona gigante con di tutto dentro, e anche un caffè. Ho continuato il giro facendo foto, entrando in un centro commerciale e acquistando in una pasticceria locale una pastarella mostruosa. Poi che altro? Ad una certa indeciso se continuare andandomi a bere qualcosa o ritirarmi ho scelto la seconda ed eccomi a scrivervi.
Bye

lunedì 23 maggio 2011

Canada, day 23, islands

Allora è lunedi. Ma ancora il lavorare è lontano, e sono entrato nella 4 settimana off... Non è male. E' da tempo immemore che non facevo 3 settimane di vacanza, pensate 4. Oggi dopo le stranezze alberghiere di ieri, fatta una sempre più frugale colazione senza frittatone, sono andato all'imbarco dei traghetti per Wolf Island. Un piccolo paradiso a venti minuti di traghetto davanti a Kingston sul lago Ontario. La caratteristica del posto è l'agricoltura e l'allevamento. Inoltre c'è un parco eolico enorme con anche una grande diffusione di pannelli solari. Il traghetto parte ogni ora circa ed è gratuito, ovviamente. La prima gaffes della giornata che ne prevederà diverse anche molto imbarazzanti è stata la seguente: apostrofare un tipo forse in fila con la macchina al traghetto , che stava stravaccato a sportello aperto e gambe all'aria, occhiali neri e cappello basket, capelli corti, chiamandolo "Senta signore..." ed invece era una sguaiatissima signorina! "Oh, sorry madam..." ho detto per riparare ma non è stato bellissimo. Il traghetto visto che c'era un po' di onde determonate dal vento molto forte ha cominciato a lanciare secchiate d'acqua sui passeggeri che, come il sottoscritto si sono presto rifugiati al riparo o nelle auto o in punti più riparati ma sempre a rischio secchiata.
Dopo essere sceso ho fatto un giro dell'isola ed ho trovato veramene un posto con abitanti pochi e spazi enormi. Tanti allevamenti di mucche allo stato brado. Veramente se non fosse stato per le pale eoliche si poteva pensare di stare 100 anni indietro nel tempo. A proposito ma perchè le pale canadesi non fanno il rumore fastidioso delle nostrane? Mah! A parte la strada provinciale 69 che finisce con un cartello "Strada finita" e dopo c'è il lago, mi sono recato dall'altro lato dell'isola e dopo una 10ina di kilometri da dove il traghetto ci aveva lasciato, c'è un altro imbarcadero dove si prendono i ferries per gli USA. Con una ventina di dollari e molte meno rogne burocratiche si quanto mi sarei aspettato, si arriva a Cape Vincent , nello stato di New York.
Nulla di che, cambia assai poco da Canada, forse i cartelli, la polizia e la moneta... Paesaggi assai ameni e poco da vedere.
Dopo un'oretta visto che non sapevo come erano i traghetti sono tornato indietro. Mordi e fuggi.
Aspettando il traghetto per Kingston da Wolfe Island, ci sono tre quatto locali per mangiare e dato che si lascia la macchina in fila lungo la strada in attesa del prossimo traghetto, facendo comunque attenzione agli spazi destinati agli ingressi dei privati e in tale modo segnalando più o meno se riuscirai ad imbarcarti col prossimo traghetto o dovrai aspettare: dopo una certa linea non è detto che ce la fai! Comunque in questo posto con una parte all'aperto molto bella che scendeva fino al lago mi sono concesso un hamburger alla canadese una diet pepsi e un caffe, ovviamente sporcandomi la mia ultima o quasi camicia perchè il panino era mostruoso e trasudava trigliceridi in esubero da ogni dove e finendo tempo a tempo per l'arrivo del traghetto.
Non contento di cio' all'arrivo mi era rimasto un museo da vedere di quelli che mi interessavano. Non era trdissimo dico, va be, ce la faccio. Mi sbrigo e vado verso il museo che si chiama esattamente "Pump house steam museum", cioè il museo di una caldaia a vapore dell'ottocento, restaurata e trasformata con varie percorsi in un museo particolare.
Ovviamente qui avviene l'altra gaffes clamorosa. Mi infilo in una zona sterrata per parcheggiare tra molte altre macchine ci sono due posti liberi. Il terreno è bagnato ma niente di clamoroso. Le ultime parole famose! Tipo trappola da scout, le mie ruote davanti affondano nella fanga più clamorosa e non ne escono più! Smoccolando in esperanto cerco modo e maniera ma non c'è niente da fare. Comunque c'è anche il buono nelle cose perchè si materializza un giovanotto con fidanzata a corredo lasciata inizialmente in auto e parlando nello slang più stretto del mondo si slancia in mio aiuto. Ovviamente a parte, (e lui in particolare) infangarci completamente non si riesce ad uscire. Proviamo anche a spingere avanti e dietro in due con la ragazza in macchina a dare gas ma niente. Nel fratempo preso dai ricordi del manuale di sopravvivenza trovo un cassone con rifiuti di legname e prendo una paio di tavole. E così anche con l'aiuto determinante di un terzo tipo tozzo come un baobab spingiamo avanti l'auto fuori dal guano... Che smaltita! Mi ci mancava solo chiamre l''ACI locale!!! Ringraziati i tizi che non hanno voluto nulla per il disturbo se non raccomadandarsi di rimettere tutto in ordine, sono costretto a tornare all'albergo perchè la macchina è da lavare assolutamente, e io pure!
Così mi decdico a riassettare le mie cose visto che domani si riparte (dopo aver fatto lavare l'auto...) e ci scappa pure una pennica... Al risveglio trovo che sia tardi per riuscire, fame non ne ho con la cipolla dell'hamburger del pranzo ancora in moto rotatorio nello stomaco. Questo eè quanto.
Domani Ottawa.
Adios.