giovedì 5 maggio 2011

Canada, day four, Toronto

Mi rimetto in pari, facendo attendere le cascate del Niagara e metto "byte su monitor" anche la giornata di ieri.
Anzi mi prendo questo inizio come spunto per un ragionamento che vi estendo... Quando sei immerso nella tua routine e hai sempre qualcosa di importante da fare, che magari poi non fai ma l'avresti, ti viene da correre anche col pensiero. Devo fare questo, devo fare quest'altro.. ma perche' accade pure quando non serve? Adesso ad esempio mi stavo scervellando per far coincidere le cose, cercare di fare il più possibile unire le cose da fare per ottimizzare come se poi mi potesse mancare qualcosa che non ho fatto per sbadataggine-pigrizia-imprecisione. Ari-ma perchè? Ma non ce lo fa fare nessuno. Sto in vaanza. Il tempo stavolta è il mio alleato, non il mio nemico. Quello che non si fa oggi si fara' domani. E se no non si fa' Qual'è il problema???
Ho in mente una meravigliosa massima di Luciano De Crescenzo che più o meno diceva così: " Qui tutti fanno cose inenarrabili per allungare la vita ma... non sarebbe meglio allargarla?!" Ma non potremmo applicare cio alla vita di tutti i giorni rendendola più..."eco sostenibile"???!!! E perciò viverla più comoda, più in sintonia con noi stessi, più alla velocità per la quale siamo stati pensati dal creatore e che poi l'evoluzione ci ha portato ad accelerare esageratamente per arrivare poi dove? Mah! Fine della riflessione.. Meditate.
Ricominciamo il day 4. Dopo il ROM non poteva mancare che l'AGO, ovvero l'Art Gallery of Ontario. Per cominciare ci sono andato a piedi per mantenere questo new deal della forma fisica. Diciamo che chinatown non è lontanissima dal posto. Diciamo un paio di chilometri... Due premesse sull'AGO. Ne avevo letto bene nella guida ma anche le Lonely Planet a volte risenono di chi le scrive. Pensavo meglio. Inoltre 3-4 anni di vetustà della guida medesima a portato ad uno sconvolgimento dei prezzi ed a frontre dei 5 C$ dichairati l'ingresso era di 31C$ compreso un evento special" chiamato Water. Nulla di che. Una sensibilizzazione all'uso dell'acqua con tutti gli aspetti che la riguardano. Molto per adolescenti. A proposito avevo dimenticato di dire anche a proposito del ROM della folla selvaggia di scolari che frequentano i musei: impressionante! Da dare ad esempio alle nostre istituzioni didattiche.
Al museo sono rappresentate alcune collezioni private in particolare sull'arte canadese e inuit (eschimesi per semplificare). Poi ci sono anche altre cose di dubbio gusto e qualità. Ci sono anche opere di autori anoi più familiari e noti ma nussana di particolare rilevo. Il tutto esposto secondo schemi poco comprensibili: che ne so, "autoritratti" e ci dagli impressionisti ad post moderni secondo una regola non chiara. Oppure "figuare religiose" e si alterna Tintoretto e una scultura moderna di un contemporaneo inglese... Boh!
Comunque dopo anche una visita ad una strana collezione di modelli di navi seminascosta in un buoi sottoscala, veramente amena, sono uscito. Anzi no. Prima ho visitato il Gift Shop del museo. Sempre ricchi di una paccottiglia di vere cazzate! Ho anche provato a vedere come era il ristorante adiacente (vista l'ora di pranzo abbondantemente passata...) ma dopo un colloquio con un antipaticissimo omino alla reception, la valutazione troppo chic del posto e il menu' esageratamente ricercato, ed un po' anche perchè essere giudicato non all'altezza del posto mi da sempre un certo fastidio, ho ringraziato, fatto una battuta sulla poco accattivante presentazione del menu, ho girato i tacchi e me ne sono andato a cercare cose più ruvide. Cammina cammina poco prima di ritornare sulla via del mio hotel, la mitica Spadina Ave., sono rimasto colpito da un'amburgeria moolto ruvida con i tavoli anche fuori (si c'era il sole ma anche una giannetta che uccideva gli orsi marsicani come un bracconiere impazzito). Tutta in legno , stretta e lunga, con i tavoli per 2, ma nani e poco cresciuti. Cameriera carina, molto, fino ai fianchi. Il resto insomma... Mi sono fatto convincere da un special hamburger con pure gesu' bambino, la madonna e san giuseppe "inside". C'ho anche aggiunto dele salubri patatine fritte in sana sugna di porco... Uno spettacolo. Colesterolo livello raggiunto tipo radiazioni a Fukoshima... Pero' commestibile. L'errore, fidandomi dell'insegna e di un morbido sorriso alla cameriera, "un Espresso " che alla risposta "Singolo o doppio" doveva gia' farmi capire... Penso che lo sterco di lombrico abbia un suo perchè rispetto a quel caffé!
Comunque mi riappropinquo, dopo due gargarismi con dell'urina di topo, all'albergo e più precisamente al garage dove recupero la macchina e mi dirigo verso uno dei parchi di Toronto, l'immancabile High PArk. Diciamo a nord ovest, ma sempre molto vicino. Le distanze non sono mai cosi elevate nell'ambito cittadino. Piccolo errore al ritorno:cercare delle strade secondarie! Never do that! Direbbero loro... Comunque il parco è belle e con tanta gente che ci passeggia. Di notte non lo consiglierei ad una mia amica.. Oddio a qualcuna forse si.. ah ah ah.
Di ritorno vado in una zona chiamata Kensington Market. Tutte zone con vecchi palazzi di secoli passati recuperati, ristrutturati e utilizzati con nuove cose. Dopo una spesa ad un supermarket (utilizzato per parcheggiare gratiz la macchina (shopping 10C$=free park) quattro frescacce. Vado quidni dentro a kensington market dove , a parte un paio di spacciatori..., ci sono una 50 di botteghe che vendono tutti i tipi di carne, pesce , formaggio e via discorrendo in tutti i tipi di taglio e cottura che si possa immaginare. Oddio in quel momento c'erano più commessi per i banchi che clienti tra i negozi ma tantè. Nel mentre pensavo di aver visto abbastanza mi è caduto lo sgurado su un'arzilla signora dai tratti familiari che gestiva un banco di frutta (poca e cara ma bella) Con una bandiera italiana, una foto di quando si vendeva la merce col carretto e una immagine piccola del caro estinto (il marito appurato dopo), lo approcciata in italiano senza errare e dopo un istante di riflessione mi ha detto anche quanto prende di pensione (12 "pezzi") e la casa glie ne costa 10 di "pezzi" e il marito è morto l'anno precedente, che c'ha 4 figli, diciotto nipoti viene da Cassino dove sono 2 anni che non torna (il marito.. +) Che per risparmiare 400 C$ aveva rinviato di na settimana il viaggio e cosi' il marito non ce l'ha fatta a rivedere l'italico suolo. Questo ed altro ancora in cinque minuti e in italiondo, l'italiano dell'altro mondo!!!!
Va bene. Mi sono dilungato. Accorcio. Una frugale cena senza fronzoli e patemi e presto a letto ancora combattendo con fusi e refusi.
Kisses

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