giovedì 26 maggio 2011

Canada, day 26, Ottawa III



"Pane e vino... vietnamita"


"I ferri chirurgici del medico di guerra"

Eccoci qua. Dopo il bel sole di ieri stanotte gia avevo sentito il rumore della pioggia. Ed infatti la pioggerellina era ben presente e il cielo era aqssai grigio. Take my time, me la prendo comoda. In stanza la sera avevo trovato i panni lavati. Una bella svolta anche perchè l'odore di topo morto proveniente dai vestiti sporchi non è piacevole... Però me la prendo un poco troppo comoda e quando scendo per la colazione è gia tutto sbaraccato. meglio così penso altrimenti con quello che costa magari mi mangiavo più del necessario. Oggi ho deciso di prendee l'auto anche in considerazione del brutto tempo. Ho intenzione di andare verso un paio di posti appena fuori del centro dove stanno delle srutture museali. Devo dire che appena si esce dal centro, evitando le freeway, i posti diventano incantevoli. Bisogna considerare che mi sembra siano 38 milioni di abitanti per un territorio gigantesco. Si , è vero che il 75% è concentrato nella parte al confine con gli USA ma sono sempre pochi. Ottawa non fa un milione di persone, (neanche 900mila credo) e la distribuzione in ampi spazi è per chi è abituato a convivere con la sovrapposizione fisica dei corpi come me, una piacevole scoperta. Puntavo all'inizio il museo dell'aviazione e dello spazio che si trova nella parkway a est di Ottawa. Devo dire che la strada diventa bellissima as un certo punto. Si sta in un parco circondato da percorsi per camminare o andare in bici, ordinatissimo, con l'erba curata e nessuno praticamente. Facendo anche una devizione sbagliata ad una rotatoria sono anche finito davanti ad un altra sede dell'ambasciata americana (che ne so, magari la residenze dell'ambasciatore) immersa nel verde , uno spettacolo. Comunque ho proseguito per un poco dopo il museo perchè veramente ero entusiasta dei posti. Quindi tornato indietro ho visitato il museo che contiene una raccolta di aereoplani dai primordi dell'aviazione ai tempi attuali. Un poco pe bambini (e ce ne erano molti) e appassionati. Ho fatto mille foto. C'erano inoltre molte moto e auto d'epoca (?) e particolari dell'aviazione canadase e americana come le divise , i motori e sezioni delle parti di aereo. Ah dimenticavo una cosa. Ho fatto colazione nel bar del museo dove a parte una pastarella voto 6- il cappuccina fatto con una macchina infernale che ti fa le domande di volta in volta era spettacolare: tipo che vuoi?, e ti appare sul display touch screen le cose che si possono ottenere, poi, la quantità, lo zucchero, la schiuma e cacchio di altro non so! Anche il negozio di souvenir era un omaggio agli appassionati di aerei con puzzles, modellini, vernici, pezzi, giocattoli, vestiario all'uopo, giocattoli e pupazzi e altro ancora, tutto con l'aereo come protagonista. Ripartito da li, oramai le 14 passate da un po' mi rendo conto di essere un poco affamato. Però prosegui e attraverso il ponte che porta dall'altro lato del San Lorenzo. Di la c'è l'altra Ottawa ovvero Gatineau, anticamente chiamata Hull, nome che in realtà ha conservato per i locali che continuano a chiamarcela. ma è comunque un'altra cittadina proprio. Comunque anche a Gatineau c'erano un paio di cose che volevo visitare anche un museo, quello della civilizzazione, usi e costumi locali. Ma non mi intriga particolarmente quest'oggi. Proseguo quindi in auto girando un poco per Gatineau per poi ripassare il ponte (un altro in realtà) e ritrovarmi nelle vicinanze stavolta ad ovest di Ottawa del museo della guerra. Non ero così motivato ma mi domandavo cosa devi esprimere se non sdegno e barbarie della guerra, ma a questo punto decido di vsitarlo. I mie 13 dollari peggio spesi. Innanzi tutto una bella struttura ma neanche una mappa del posto. Poi l'orgoglio nazionale per la guerra è una strana forma di soddisfazione dal mio punto di vista. Badate rifuggo la guerra ma sono razionale: può essere l'estrema ratio di questioni irrisolvibili specialmente dove ci siano dei dittatori pazzi e sanguinari al potere. Ma la cosa sconvolgente dal mio punto di vista è stata questa. C'erano solo praticamente bambini! a vedere le armi, le battaglie i carri armati, le ricostruzioni di scenari con i morti schiantati dentro trincee o campi di battaglia di ogni genere. Mi direte che bisogna informarli ma.. mi dispiace ma dovrebbe essere vietato ai minori di diciotto anni. Vdee i pischelli farsi le foto cone le divise o in pose imitanti immagini presenti li era rivoltante. Devo dire che rivoltante è stata la mia reazione. Ho fatto foto, ho girato in ambiente soffocante e rumoroso ed ad un certo punto me ne sono dovuto andare. Non si riusciva a stare, o almeno io. Ma spiegare come funziona una bomba a mano tedesca, quelle col manico, nei particolari serve davvero a spiegare la guerra? Ho se è meglio la pistola a tamburo canadese o la luger tedesca... Non so forse ho sbagliato l'approccio ho forse non ho ben percepito lo spirito con qui venivano divulgate le cose. Però sono uscito a respirare ad un certo punto. Tra l'altro la struttura la usano per feste e concerti, cn una grande sala con un palco in mezzo a decine di carri armati , ferraglia inguardabile, ammassati! Boh. Non c'era niente di commemorativo ne di didattico a mio modo di vedere ma una descrizione esatta delle cose, con l'eccezione dei cadaveri smembrati e del sangue. Serve ai giovani? Ok. Andiamo avanti.

Uscito ho pensato di calmare la mia nausea con uno snack. Erano le quattro ed ero in zona di un locale segnalto da Lonely Planet che faceva 30 tipi di brodo con i noddles diversi. Provare è il mio motto. Lo trovo, parcheggio, e entro. Il posto è una vera stamberga, tanto che vado a rimettere i soldi nel parchimetro perchè non pensavo di fermarmi. In realtà è un ristorante vietnamita, probabilemnte conosciuto ma certo assai strano Vi racconto come sono andate le cose: arrivo chiedo se si può mangiare e mi fanno mettere ad un tavolo in vetrina con un tv al plasma davanti che ha trasmesso solo karaoke vietnamita. Mi portano un bicchiera gigante di tea caldo senza dirmi nulla (però era discreto) tanto che chiedo timidamente un bicchiere d'acqua che mi portano. Poi mi portano un libro con copertina rigida con foto e titoli con tutti i piatti, carta e penna. Scelgo degli involtini primavera (tipo) tra una scelta di almeno 6 diversi. Buonissimi, più piccoli fritti benissimo, tagliati a metà, serviti con una strana tazzetta con liquido aromatico. Spero non fosse per pulire le posate ma era discreto. Prendo una zuppa con i tagliolini e diversi tipi di carne e uno strano aroma alla saponetta light, tosti e difficili da mangiare finche due si sono seduti vicino a me hanno ordinato e ho capito come fare imitandoli. Poi esagerando anche un piatto misto di riso e carne e una salsa stavolta veramente ingurdabile. Ah dimenticavo la cosa pimportante. al posto del pane hanno portato subito un piattino con , soia, peperoncini, e una strana verdura. Il pane? Chi può dirlo. Pagamento difficile perchè non avevano lettori di carte e io solo 100 C$ che sono andati dai vicini a cambiare...

Tutto questo alla fine sarebbe non male e una esperienza se non fosse che 200 mt dopo c'era un altro locale con lo stesso nome... Il dubbio mi rimarrà sempre!

Dopo aver girato, ah non l'avevo detto, ma stiamo nella zona cinese. Con tanto di Arco di accoglianza welcome in china town, e tutto rigorosamente in cinese, anche le scritte delle strade e le banche con le insegne in cinese! Ovviamente che c'è sempre a ridosso del quartier cinese? Little Italy. Esattamente la traversa che incrociave quella del ristorante, e cioè Preston St. , si affiaccia Little Italy. Ed è veramente il solito cambio. Italia dappertutto, negozi italiani ristoranti a raffica. Eros ramazzotti che esce ad alto volume dai bar. Anche qui, ma stavolta sfruttando un ponte grandi insegna di benvenuto. Anche i cartelli della festa che si terra i primi di giugno. Parcheggio e subito becco due casertani a cui chiedo per un caffè. In raltà uno è di caserta la'ltro non so, e mi batte subito un dollaro che gli do volentieri. Mi era piacito lo scambio di battute. Parcheggio a cacchio, scendo e sento che i due si parlano in italiano. Allora chiedo stando loro dall'altro lato della strada se posso lasciare lì l'auto e quello mi dice si, si. Però, con un velo di tristezza, qui devi pagare il parcheggio, eh!

Quindi fatto un giro e capito che c'è un'aria da immigrazione che non pare appartenere alla capitale ma più a una cittadina di provincia, torno sui miei passi e mi riavvicino al centro.

Girando anche per i quartieri meno centrali comunque si riescono a percepire gli aspetti sociali abbastanza buoni della gente. Si è vero che ci sono parecchi diseredati e tanti reietti tipici della società opulenta e consumistica, ma è anche vero che quasi tutti abitano in case singole, con magari un pezzeto di prato e perciò centramente più commistione e vicinanza tra le persone che si conoscono tipo paese. Poi devo dire che la villetta singola, se decente e non sgarrupata, è bellina. Ovvio che non sono tutte meravigliose e tante cascano a pezzi ma anche dalle parti nostre le zone popolari non sono proprio delle regge!

Tra la'ltroc'è una dinamicità commercialeed anche abitativa enorme. Sui vende e si compra con frequenza. Ci sono tante attività sfitte ed in ristrutturazione. Una cosa mi ha colpito un palazzo tutto in marmo con un colonnato completamente fuori contesto: attività di pompe funebri...

Altra cosa il commissariato messo dentro un negozio, chiuso! Mi viene da ridere.

Ah proposito ho anche scoperto che nell'edificio dell'hotel ci sta anche la polizia federale canadese, penso tipo fbi locale. Sono in buone mani...

Comunque dopo tutto ciò sono ripartito. Avevo voglia di una birra. La pioggia aveva temporaneamente inerrotto la sua mortifera azione e quindi mi sono ridiretto verso l'albergo per parcheggiare. fatto ciò, datomi una rinfrescata, mollato lo zaino, sono ripartito verso la zona dei lcali. Ho anche chiesto al portiere dove bip potessi recuperare del ghiaccio: il frgo bar della stanza è elettronicamento all'avanguardia e avverte la portineria se uno ci mette una cosa sua dentro o preleva qualche cosa! e le bevande calde non mi gustano. Scoprro che la macchina del ghiaccio sta a tutti i piani tranne al 5°, il mio dove ce ne è una per le bevande, ma rotta... a proposito al mio piano c'è anche la piscina. Mi toccherà provarla prima di partire. Peccato che alle 22 termina l'utilizzo perchè il bagno notturno ci stava tutto...

Quindi esco la pioggia ancora mi da tregua. Arrivo ad un bel pub di fronte a dove ho mangiato la pizza la sera prima. Mi siedo al banco e la cameriera cordiale mi da una birra il cui nome ignoro ma è light. Ricomincia a piovere stavolta decisamente... Mi faccio un'altra birra ascoltando alcuni al bancone e facendo finta di capire e partecipando a discorsi di cui non ho percepito se non il 10% di cio che è stato detto. Nel frattempo mi faccio portare anche delle dita di pollo fritte e patate, per strozzare la birra, si fa per dire. Buone, una bella zozzeria. Ci metto anche un apio di salse e sto "enfio" quando ho finito. ha smesso di piovere. Esco e mi faccio un bel giro per digerire. Quindi centro commerciale per l'acqua e qualche facezia e tutti a casa.

Piccola nota: ho riempito la SIM da 2 GB della macchina fotografica!!! Mi tocca usare la'altra...

Notte.






"carro armato guidato da una donna"



"A ragazzì, mo te spiego la bomba a mano"





"Aereo"

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