mercoledì 18 maggio 2011

Canada, day 19, Tres Rivieres + uno

Un po' l'aver fatto tardi, un po' il letto nuovo più morbido dei precedenti e di come sono abituato, stanotte ho dormito poco, con la televisione senza audio accesa. Ma penso anche sia normale. Avevo anche una 12ina di once di mucca con corredo di salse patate baked e varie da digerire. La sveglia è comunque alle 7.30 e faccio un poco d'ordine, qualche pratica informatica, e una rapida doccia e sono puntualissimo per la coazione dell'unico (credo) pensionante del motel. Data che sono molto gentili e disponibili e che ho capito ci tenessero all'orario sono stato svizziro. Ed ho fatto bene. La colazione era strepitosa! La migliore anche come effetto visivo da quando sono in Canada. Avevano fatto oltre il massimo delle loro possibilità. Croissant, dolce al cioccolato e ai mirtilli, pane in cassetta di vari tipi, donuts salati (ciambelle ""panose"), cereali, marmellate latte e succhi di frutta, non ricordo niente di simile fino ad ora. E ci si crogiolavano sopra. Tra l'altro una tortura non riuscire a fare in pace colazione con il pressing dei due gestori! Comunque molte chiacchiere , tante informazioni turistiche ed umane su cosa fare, sull'italia, sul Canada, sulla Francia, ecc. ecc. Anche la foto sul giornale dell'albego di un loro amico che era completamente bruciato il giorno prima!
Comunque fatta la colazione e ringraziato, fatte le normali abluzioni mattutine, sono partito di buona lena per andare, come da numerello della guida alla cattedrale di Notre Dame du Cap. Cap che non sta per Capitanio naturalmente... ah ah ah. Dai dati in mio possesso era ad una 25ina di chilometri da dove eravamo anche se dai discorsi fatti il giorno prima avevo capito fosse proprio là vicino. Ma carta canta come si dice... Infatti vado, cerco e non trovo.... Ci metto un po' in questo caso a capire. Non è neanche facile farsi capire da queste parti. E' una leggenda che TUTTI parlino la doppia lingua. Come alfine dopo essermi fermato da una parte convinto di dover capire alfine ho capito. I numerelli sulla carta differiscono per colore... Il numero era giusto ma la tonalità di giallino identificava tipo una casa da gioco da quelle parti!!! Va bene, non mi scoraggio e vista la strada fatta mi appropinquo ad un'altra cosa che volevo vedere. Un ex stabilimento industriale per la lavorazione dei metalli trasformato in museo ed in parte funzionante. Arrivo e non trovo nessuno! Molto sorpreso cerco un po' vista la pioggia persistente e le scarse persone che giravano (nessuno) interpello un buffo personaggo spuntato dalle fratte con gli stivaloni di gomma e la ssalopette e la canna da pesca e, udite udite, 3 meravigliose trote salmonate che facevano paura. Si compiace del mio compiacimento, mi da delle incomprensibili dritte in francese locale su dove andare e mi dimentico anche di fargli una foto, aimé fotografo da strapazzo. Ne valeva la pena! Comunue la forgia era chiusa , la chiesa da un'altra parte, Ah dimeticavo: ho deciso di tornare indietro anche dopo che avevo capito di aver sbagliato qualcosa quando la strada ha cessato di avere un aspetto carrabile ed ha assunto l'aspetto di sentiero rurale di campagna...
Comunque non dispero e rientro verso la città ora che penso di aver individuato dove dovrebbe essere la cattedrale, cioè a 4 minuti dal mio motel... Per fare ciò c'è da attraversare un ponte doppio, cioè che si posa su di un isolotto e poi riparte con un'altra campata, ma ci sono dei lavori in corso e tra l'altro c'è un veicolo che ha perso un semiasse per strada. Capiraì l'anomalia è la fine per chi è così schematico e per regolare il traffico c'è anche la guardia nazionale ( se esiste)! Comunque allora mi faccio un giro sull'isolotto di mezzo che ha una marina e anche degli stabilimenti industriali, credo delle segherie a giudicare dai camion tipici del trasporto di legname che passano.
Provo a trovare altre uscite passando in zone proebite ma niente da fare e torno indietro. Devo dire che qui saranno gli scarichi industriali o l'aspetto un po' da palude della zona, l'aria è poco respirabile e gli effluvi ricordano quei condimenti per insalate che si mangiano con tanta soddisfazione.
Appunto di costume. L'acqua in bottiglia ok inquina, e bla bla, ma loro si bevono un acqua pessima, con ghiaccio pessimo. E spesso anche i loro preparati risentono di essere stati ad esempio cucinati o lavati con quest'acqua clorizzata. Ma una cosa come l'acqua se non è di buon sapore ma... come c..zo si fa a berla! Scusate lo sfogo... Ve lo dice uno che a Montreal ha comprato una rocchetta blu quando l'ha trovata al supermarket "italiano" naturalmente.
Comunque esco dallisoletta e seguendo la strada più costiera arrivo tosto alla cattedrale. Beh uno schema di pianta e struttura tipo ufo precipitato sul pianeta terra. Però diciamo ha un suo fascino. Diciamo che la differenza con le chiese italiane ed europee è che qui tutto assume un contorno diverso. la praticità è un fattore determinate. Perciò ingressi per disabili , ascensori, bar tavola calda e negozio di souvenirs sono normali. Anche i bagni dentro la chiesa che da noi faebbro inorridire qualsiasi parroco. Poi doppie porte per il freddo e via discorrendo. Inoltre pare che la statua che rappresenta la Madonna abbia una leggendaria capacità miracolistica che porta numerosi pellegrini a recarsi al santuario... Insomma sacro e profano. Comunque una candela l'ho accesa anche io... Non si sa mai!
Dopo ulteriori attimi di calma ed un buon caffe consumato nel ristorante della chiesa (fa ridere ma è così), anche un paio di gadget presi tra suore piene di gaudio. Ripasso davanti al motel e proseguo per la località di cui mi sfugge il nome dove c'è una bella vista sul lago passo una'oretta a contare le papere e a crogiolarmi in un'area attrezzata con tavoli e panche in finto legno coperti . Su questo non li batte nessuno. Si sono fatte quasi le 17 e 30. Non avendo pranzato mi reco al 67 che non è solo un civico ma anche un bistro pizzeria consigliatomi dai cari albergatori. Posto carino che lavora molto take away: si chiama e lei ti dice 20 minuti. Arrivi e porti via. Qualsiasi cosa. Però il sandwich con patate e anelli di cipolla che ho preso io ci vorranni anni per digerirlo... Va be.
Then all'albergo. Molto internet per raccogliere foto e pensieri. una biretta che avevo quasi dimenticato di tenere nel frigo : è una birra indiana che loro schifano ma abituati a dreher e wuhrer questa è un bijuox.
Allez!

1 commento:

Unknown ha detto...

Bella Adrio, leggo che stai percorrendo molta strada, trovato il mitico passaggio a Nord-Ovest?
Ho guardato le foto ed ho notato che il Canada è un paese con grandi spazi e poca umanità, non si vede quasi mai nessuno, tranne scoiattoli grossi come capibara e mezzi beluga, dovresti mettere anche qualche immagine di tutto quello che ti stai mangiando, visto che sembra una delle tue maggiori attività e da come descrivi i tuoi pasti meritano di sicuro anche di essere visti.
In attesa dei tuoi scritti, ti saluto e aspetto il tuo ritorno, massimo.
On the road again