domenica 15 maggio 2011

Canada, days 13/14/15. Que/bec et Tadussac

Altro giorno a Quebec City. Mi sono dedicato a visitare palazzi, mercati e il Museo della civilisation, dove sono riportate le culture locali. Ho mangiato in posto di antipatici carne e insalata a menu' fisso: non ho voluto la zuppa... Ho chiesto di convertirla in un dolce. Non si poteva! Allora mi ha oferto la bevanda.. Che strani. Poi però il dolce a prezzo ridotto... ma!
Sono stato anche al parco delle battaglie, che ricorda sanguinosi scontri franco-inglesi ma ora è pieno di gete che corre, pattina e pomicia. Sono stato ad un grande centro commerciale a cercare qualche cosa di carino e qualche carabbattola da riportare. MA non mi ha colpito nulla se non un mega negozio apple in grande spolvero con 20 commessi tutti a farti provare le novità appena uscite. Ho passeggiato in paio di vie commerciali "fuori le mura", piene di negozi, gente e posti dove mangiare.
Ma vi ho gia parlato della colazione da fare a un paio di chilometri dall'albergo? Penso di si ma comunque ribadisco che nulla esemplifica la realtà nordamericana come il rito della colazione al bistro o chiamatelo come volete. C'è un rito che si ripete da secoli con modalità che la televisione ci ha portato a conoscenza anche a noi europei ma se non lo si vive non se ne apprezza la filosofia. Si entra, si prende il giornale dall'apposita rastrelliera, si saluta la cameriera, ci si accomoda o si attende il proprio turno per farsi accompagnare(se esplicitato da apposito cartello) o ci siede al banco su uno sgabello. Si da assenso alla parola "Coffie?", e si attende di essere interpellato, Si può aver ricevuto un menù. o al lmite avere una grande lavagna davanti con esplicitate le possibilità ma poi in ultimo esistono 2 no diciamo tre categorie di Breakfast dolce o salata. Che poi in realtà non è vero perché dolce e salato si mescolano inesorabilmente tra di loro. Comunque parliamo di pancake con sciroppo d'acero, frutta più o meno tropicale, pane tostato gia imburrato o altrimenti uovo con bacon o salsicce, patate fritte , fagioli, insalatina pane tostato imburrato, magari una crepe con improbabili salse... Altra parte rituale è il vassoio con burro di noccioline, marmellate e altro che ti viene proposto dalla cameriera e il rito del rabbocco continuo del caffè, fino ad una precoce ipertensione se non dici basta. La terza ipotesi più ampia è il brunch ovvero magna' una cifra a buffet per 12 C$. La parola stop è il catalizzatore di un altra procedura: l'istantaneo arrivo del conto con caramellina acclusa (caramella immangiabile alla morchia di gabbiano naturalmentge...). Però è forse nella sua ritualità la cosa meno costosa dell'alimentazione outdoor dri nordamericani. In realtà con 5-8 C$ te la cavi . Non è molto in fondo.
La signora dell'hotel mi ha dato un sacco di indicazioni di cose che avrei potuto vedere andando verso Tadussac. Anche per questo, per il fatto che sia stata gentilissima e disponibilissima e mi abbia nache lavato la biancheria gratis(?), sono mortificato dal fatto di essermi portato via la chiave della stanza più quella d'ingresso... Che tonto!
E quindi si parte per Tadoussac, posto tra i più noti del Quebec per essere il punto di partenza delle crociere sul fiordo di Saguenay per il Whale watching. Le balene praticamente tuto l'anno risalgono dall'oceano fino all'interno inseguendo il plancton, il "krill", una mistura di gamberetti, microorganismi e varie, cioè niente di meglio per la loro panza! Da quebec si prende la provinciale 183 che è un poco dissestata ma passa attraverso dei luoghi spettacolari e assai diversi come proposte di interesse. Ad esempio poco dopo aver lasciato Quebec City si arriva a Montmorency dove si può vederla gia dalla strada (anzi secondo me si vede meglio dall'autostrada...) esiste una grande cascata che per altezza supera ampiamente quelle del Niagara (nn certo come portata naturalmente), Li vi è anche un maniero assai bello ma tutto perà si riduce a una speculazione turistica, del tipo 10 C$ per parcheggiare per non vedere nulla che non si veda dalla strada... Comunque c'è qualche foto che presto sarà pubblicata... Ovviamente a pagamento! Ah!
Proseguendo lingo la 183 si arriva a Saint-Anne de Beaupré autentico miracolo del corpo sullo spirito. Domina già a prima vista una immensa cattedrale dall'aspetto imponente ma si denota subito che pare una ricostruzione cinematografica di una chiesa vera! No, sto scherzando, la chiesa è bellissima ed è il frutto di uno sforzo ed una dedizione per dedicare a Sant'Anna, madre della Madonna un'opera così imponenete. Solo che le vetrate policrome, le navate enormi collidono con gli ascensori interni, con i monitor al plasma agli angoli e con le due cappelle "televisive" (esattamente il termine da loro usato) dove stavano essendo sabato preparando le dirette delle messe per la domenica, Già per noi l0'ascenzore nella navata della chiesa ci pare un'inconguenza ma la cappella per la TV è veramente troppo! Pi non vi sto a parlare dei centri di accoglienza, dei ristoranti (della chiesa) e via cantando! La gentile signora dell'hotel mi aveva parlato di miracoli ma mi sembrano ben inseriti in binari di marketing.
Proseguendo fino a La Malbaie, un tempo noto luogo di villeggiatura ameno e carino, in un clima che peggiorava sempre di più fino a divenire veramentre difficile guidare in una nebbia fittissima con pioggia vento e la strada tuttta sali e scendi al fine complice anche una certa emicrania ho fatto li una sosta per mangiare un boccone in un simpatico locale con le cameriere carine ma che parlavano inglese peggio di me (e ce ne vuole...). Comunque per chiedere un acqua gassata neanche mimargliela con rutti e peti è servito... Il massimo è stato portarmi del ghiaccio... Peò con un'altra cameriera di nascosto dalla prima sono al fine riuscito nell'impresa. Qui ho ordinato una Quiche Loraine con porciutto e mozzarella e me ne hanno portata una con delle verdure dentro... Quando mi ha chiesto se andava bene ho detti si anche se non era quello che avevo ordinato... Ma era buona con una bella insalata di corredo. Una coppa di frutta mista e l'immancabile caffe': vita da canadese 100%!
Infine si arriva a Baie Sainte-Catherine dove prendere il traghetto (gratis..) per Tadussac. Giusto il tempo di fare 500 metri dal traghetto ed ecco l'albergo. E' nel range di quelli che ho scelto con una signora tuttofare che non mi da la colazione ma internet si, e mi venderebbe subito il biglietto per la crocera sul fiordo. Attendo, prendo informazioni e rimando a domani.
La stanza è bellina e spaziosa. Ovviamente pavimenti in legno assai rumorosi ma moquette che isola. Fa freddo e la notte accendo il riscaldamento. Carino il ventilatore da soffitto.
Faccio un giro per Tadoussac e.. è gia finita! é veramente inconsistente. Quattro case sparse e 4 alberghi la metà chiusi. Ce ne sono alcuni molto belli ma veramente quello che un tempo avremmo definito un villaggio di pescatori...
Comunque su suggerimento della guida vado a mangiare da Chantmartin (in realta la prima scelta era un'altra ma era "fermé"). Il posto è un hotel ristorante sulla provinciale carino con un po' di gente che mangia ogni genere di genere... Dalla pasta alla Bourghignon (che mi attira parecchio...) ma opto per la pizza come suggeriva la guida, Ne prendo una improponibile nel nostro paese con tutti i tipi di carne conosciuti da mi sembra 13"... Un po' troppo anche per me! Pesantissima con bacon e altra carne oltre la mozzarella e il pomodoro... Però gli alri 2 pezzi che non riesco a mangiare la signorina gentile me li inscatola "to go"... Altro meccanismo automatico? Finito? Il conto! Ma se volevo il dolce? Boh! Non sono dei buoni venditori o forse privilegiano il ricambio al riempimento del cliente. Ah mi sono concesso anche un calice di vino bianco. Un lussso, eh?!
Siamo al 15. Giorno della gita al fiordo. Compro il ticket dalla signora che da 60C$ arriva no so perchè a 76 C$, ma tantè pago e sto zitto. Partenza ore 12.30. Dopo la colazione allo stesso posto della cena con le immancabile cose gia' descritte, torno a lasciare la macchina all'hotel e mi avvio a piedi. E' un bel pezzeto ma va bene, Arrivato al molo in largo anticipo mi avventuro su un sentiero che gira attorno alla costa. Bello devo dire ma anche se non particlarmente impegnativo, con quel freddolino e tanti gradoni, rocce e asperità comincio a risentiren. Torno dopo aver fatto quealche foto un'oretta dopo. Ovviamente per l'imbarco successivo siamo solo in 6. Oltre al sottoscritto una coppia francese della normandia con una bambina Lilou o qualcosa di simile, e altri due. La coppia è simpatici, le è anche carina, ma è un'attacca pippe a chiacchierare. Povero consorte! E per fortuna il gap linguistico l'ha un po' bloccata... Poi ha trovato sfogo con due attempati francesi... Essendo pochi ci dirottano su un'altra compagnia che parte una mezzora pià tardi. Tra l'altro imbarca una scolaresca agitatissima... povere balene e poveri noi. In realtà alla fine si sono comportati benissimo.
Appena lasciato il molo e ripassati per sant caterina aprendere altre persone, abbiao subto fatto conoscenza con le Beluga, le balene più comuni nel fiordo. Sono uno spettacolo, peccato le foto non possano rendere al meglio. Si sono seguiti parecchi avvistmenti abche di un altro tipo di baelena ma non ho capito bene il tipo. Bellissimo.

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