sabato 7 maggio 2011

Canada, day 7, Montreal

Dopo la cena abbondante di ieri, con le cipolle della zuppa che hanno trovato ragione e pace un po' tardi, le vicine di stanza che sono un po' (parecchio... )caciarone ed in numero non calcolable (sono tornate alle 3 e si sono comportate come fossero a ferragosto a rimini), ho tirato più tardi e mi sono alzato alle 9,30 alla fine. Tempo a tempo per lavarmi e fare colazione (stavolta veramente triste, a parte i croissant, buoni, ancora gelati di frigo...). Risalito in stanza e studiato un piano operativo sono ripartito tosto, sempre a piedi.
Ragazzi pero' sarà la camminata sotto la pioggerella della sera prima, il pasto pesante o le miglia accumulate negli arti inferiori, ma non ce la facevo proprio. Ho cercato un percorso che mi portasse verso nord in una parte chiamata Mile End, per poi andare a Marché (mercato) Jean Talon e Piccola Italia, la zona italiana.
Ma quante soste ho dovuto fare! Ho numerato le panchine. Tanto che ad un certo punto fermo davanti ad un negozio "alla moda" di vestiario si è fermata la polizia e sono scesi due che mi sono venuti incontro " Ecco " -ho pensato- " mo mi danno 6 mesi per vagabondaggio doloso!" e invece si sono bevuti due per taccheggo credo...
Di me hanno pensato fossi il palo ma non hanno potuto provarlo!
Comunque di tappa in tappa , con la cartina turistica che mi ingannava sovente, arrivo nelle zone volute.
Il mercato è incantevole con tanti banchi di fiori, piante e spezie, frutta e groucery (pasticcerie). Poi baretti e postriboli dove mangiare, ma quanti!
Dimenticavo che prima di arrivare lì, nei giri fatti ho attraversato una via lunga con delle coperture in plexiglass ai lati dei marciapiedi, piena piena di negozi di scarpe, pelliccierie, borse , vestiario, qualche cosa di elettronico e utensilerie. Di tutto ma fittissimo! In tutto cio' resasi necessaria una sosta per la mia povera vescichella in forcing dal mattino, e non trovando alcun locale che potesse anche soddisfare i miei modesti appetiti alimentari, mi infilo in una pizzeria per approfittare del bagno che, guarda un po', come in tutte le attività di quella zona, è ad uso esclusivo della clientela. Beh allora prendo una "slice" di pizza! E invece, paese che vai, la pizza con un sistema super tecnologico un poco suvradimensionato essendo il pizziere e l'unico operatore alla cassa a distanza di bacio, prende la mia comanda, un po' troppo approssimativa forse e stampa una comanda adesiva che va su una scatola di cartone che segnala il tipo di richiesta che in 10-15 minuti viene evasa e consegnata dal pizzaro stesso mentre aspetta altre uscite a chi aspetta in sala su 3 tristi tavoli che poi vengono litigati dai cliente per mangiare non take away...
Comunque la pizza media che era troppa, con tipo salame piccante era ottima, rovente e non sono riuscito a finirla. Il mio palato si, invece. l'ho ucciso più per il calore e ancor adesso che scrivo distanza di ore ho tipo una insensibilita' accentuata in bocca e danni tipo polpettina di fantozziana memoria. Però carucci , mi sono fatto dare una scatola più piccola e ho messo il tutto nello zaino.
Finita la via dei negozi di abbigliamento ho trovato un posto tranquillo per un caffe' espresso, discreto stavolta (beh a 2.5 dollari...), e dove ho riposato e fatto il punto. Andato quindi al mercato come detto. Dove altra cosa carina è l'ordine certosino nell'esposizione delle cose, e ad esempio, i fruttaioli che ti fanno assaggiare gia' esposta e tagliata, tutti i tipi di frutta che hanno, e ne hanno di ogni parte del mondo, comprese la papaya i manghi, le more, i cocomeri, ecc ecc.
Dopo di che mi addentro nella Petite Italia e devo dire che si vede (anche da certi stendardi esposti) e si vede la caratterizzazione. Sono entrato in alcuni locali (ho anche visto una 20ina di minuti di calcio in diretta e vincere lo scudetto del milan contro una specie di squadra di cui non pronuncio il nome per ignominia), dove l'italiano si parla come lingua principale, In un supermarket sono rimasto impressionato dalla italianità dei prodotti e del personale... Ho anche comprato dello speck e una bottiglia di Rocchetta brio Blu! Un altro negozietto ho chiacchierato con un tipo di Salerno emigrato più di 50 anni or sono che mi ha parlato di tasse e prezzi (l'olio lo vendeva anche 30-40 C$ per mezzo litro! Pero' cose di qualità). La pasta De Cecco stava 1.80 mezzo chilo , neanche cara dai!
Fatti altri giri, qualche piccolo acquisto, Ho ripreso la strada dell'hote dove volevo riposarmi un po', farmi una doccia e magari riuscire essendo sabato. Ho ripercorso la strada indietro per beccare una fermata di metro che mi avrebbe riavvicinato, Ed a naso ho anche azzeccato la fermata. Ne avevo fatte almeno 6 a piedi, non male considerando le distnze tra le fermate rispetto alle nostre!
Sono anche ripassato al parcking auto a prendere delle cose che avevo lasciato nel portabagagli. Già è strano entrare in un palazzoin costruzione, poi doverlo fare strisciando la carta di credito che è il metodo senza ticket che adottano per fare il parcheggio.. Booo!
E ora un paio di considerazioni "umane" e comportamntali. I canadesi del Quebec non sono quelli dell'Ontario e di Toronto in particolare. Pochi caffe' nel cartone in mano, molto più curati nel vestiario, ricercati nei gusti culinari e disposti a spendere per questo. Tante, tantissime bici anche a nolo, tanti giovani, tanti piercing anche da chi non avrebbe ragione di farseli! Sono molto europei nel termine positivo delle definizione. Si anche qui c'e' più degrado che da altre parti del canada, le strade fanno un poco schifo, e la gente ha un po' un aspetto "bohemienne", direi anzi più da "fattoni" di altri tempi. Però tanti artisti, tanta musica, un aria culturalmente assai avanzata. Molto poco statunitensi, molto più francesi ma senza quella spocchia di merda!
Altra considerazione e termino. Perchè gli pubblicizzano le macchine dicendogli che vanno a 300 all'ora, quando a 50 km/h dopo aver fatto da 0 a 50 hanno messo 2 secondi inchiodano per non infrangere le leggi???!!! E' come fare la pubblicità dei push up alle aborigene australiane! Mah!!!
Bye bye

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